Nel cuore dell’Ospedale di Circolo di Varese, la storia di un trentenne ricoverato per gravi problemi neurologici diventa un esempio tangibile di come la centralità della persona e l’approccio multidisciplinare siano essenziali per un percorso di cura di successo.
La vicenda inizia nella terapia intensiva generale, diretta dal Prof. Luca Cabrini, dove il paziente viene sottoposto a una tracheostomia a seguito di un lungo e complicato decorso clinico. Una volta stabilizzata la situazione, il paziente è trasferito nella Medicina Generale, sotto la responsabilità del Dott. Fabio Ambrosini, in collaborazione con la Degenza di Riabilitazione, guidata dal Dott. Michele Bertoni. In questo contesto, i pazienti provenienti dalle terapie intensive sono curati con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo internisti e fisiatri.
Il percorso diventa più impegnativo a causa di complicazioni respiratorie legate a una fistola che crea una comunicazione tra esofago e trachea. La risoluzione di questa complicazione richiede una stretta collaborazione tra diverse specialità mediche, inclusi chirurghi toracici, professionisti dell’endoscopia digestiva, otorinolaringoiatri, anestesisti e rianimatori. Un intervento chirurgico complesso, guidato dal Prof. Nicola Rotolo, dura oltre nove ore, ma alla fine riesce a ripristinare la funzionalità respiratoria del paziente.
Il post-operatorio è delicato, ma con l’assistenza di infermieri, fisioterapisti, dietisti, logopedisti e terapisti occupazionali, il giovane paziente compie passi significativi verso la guarigione. La copertura sanitaria scade, ma l’attenzione si sposta prontamente alla gestione burocratica, coinvolgendo assistenti sociali e la famiglia del paziente.
Dopo oltre quattro mesi, il paziente raggiunge la dimissione e prosegue il suo percorso di riabilitazione. L’integrazione sociosanitaria dimostra la sua efficacia, permettendo al giovane di riconquistare autonomia e riprendere il controllo della propria vita. La storia di questo paziente conferma che in sanità vince sempre la collaborazione di squadra e che l’innovativo progetto di integrazione avviato da ASST Sette Laghi è una strategia di successo per affrontare sfide complesse nella cura del paziente.