Il dibattito sull’ospedale è stato il fulcro di una discussione accesa nel consiglio comunale di mercoledì 13 novembre, dove si è affrontata la mozione presentata da Forza Italia. Il documento, portato avanti da Belinda Simeoni, ha riportato all’attenzione il tema delle promesse non mantenute e degli impegni disattesi rispetto alla gestione dell’ospedale, accentuando le spaccature politiche esistenti tra maggioranza e minoranza, entrambe impegnate formalmente “per il bene della città,” ma con visioni opposte sulle modalità.
Il consiglio ha respinto la mozione con 12 voti contrari e 10 favorevoli, lasciando immutato lo stato dei fatti ma alimentando malumori interni alla maggioranza e forti tensioni fra le parti. Il testo di Simeoni è stato presentato come un “atto di denuncia politica” per chiedere maggiore chiarezza sull’operato amministrativo, che secondo lei appare sempre più nebuloso e poco coordinato. Secondo Simeoni, la sua intenzione è di sostenere una “battaglia serrata” per evitare che anni di lavoro e impegno vengano compromessi da scarsa efficienza.
Questo intervento, tuttavia, non è stato appoggiato neppure dal capogruppo di Forza Italia, Calogero Ceraldi, e non ha trovato sostegno nelle altre forze di maggioranza – Lega, Fratelli d’Italia e lista Civica – che hanno votato compatte contro la mozione, difendendo invece le scelte e la direzione presa dall’amministrazione.
Dall’opposizione, Giovanni Pignataro (PD) ha espresso preoccupazione, rilevando una presunta distanza tra le dichiarazioni ufficiali e le concrete azioni amministrative, sostenendo che le promesse fatte appaiano come rassicurazioni “irrealistiche”.
La reazione dei colleghi di coalizione di Forza Italia è stata netta. La mozione è stata interpretata come un attacco interno e, secondo Stefano Deligios (Lega), l’uso di un linguaggio intimidatorio sarebbe stato inappropriato e poco costruttivo. Il sindaco Andrea Cassani ha ribadito la sua contrarietà alla mozione, giudicandola come un “atto politico” pensato per alimentare divisioni e polemiche, nonostante le rassicurazioni ricevute da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.
Al di là dei toni accesi e delle opinioni discordanti, la mozione ha aperto un dibattito che potrebbe avere conseguenze sul futuro politico locale. Alcuni vedono nell’atteggiamento di Forza Italia un tentativo di prendere le distanze dall’amministrazione di Cassani, ipotizzando una strategia in vista delle prossime elezioni. La richiesta di chiarimenti interni è già stata avanzata a livello provinciale: il tempo dirà se Forza Italia manterrà la sua linea di distacco o troverà un punto di convergenza con l’attuale maggioranza.