Ospedale in crisi parcheggi: un incubo per gli utenti, esasperati per la carenza di posti auto

L'assegnazione di 100 posti auto ai dipendenti dell'ospedale ha causato gravi disagi per pazienti e visitatori, che faticano a trovare parcheggio. Anche per i dipendenti, però, la situazione resta problematica

VARESE – Negli ultimi giorni, si sono sollevate numerose proteste da parte dei cittadini riguardo alla situazione dei parcheggi presso l’Ospedale di Circolo. La direzione ha deciso di riservare altri 100 posti auto ai dipendenti, utilizzando interamente il piano scoperto dell’autosilo vicino al pronto soccorso. Questa decisione ha creato non pochi disagi per i pazienti e i visitatori, che ora si trovano in seria difficoltà nel trovare un posto per parcheggiare.

Le difficoltà per pazienti e visitatori

“Mia madre è stata ricoverata d’urgenza e trovare un posto auto è stato un incubo,” racconta un cittadino esasperato. “Non è accettabile che chi viene in ospedale per situazioni spesso critiche debba affrontare anche questo genere di problemi.”

Un altro passante racconta: “La situazione è un disastro. Ci sono talmente pochi posti auto che si formano code lunghissime, intasando anche la strada principale e creando disagi per tutto il traffico circostante. Le auto si riversano sulle vie adiacenti, aumentando il caos e rendendo ancora più difficile trovare un parcheggio. Sembra impossibile che un ospedale non riesca a gestire adeguatamente i parcheggi per chi ha necessità urgenti.

Il problema dei parcheggi all’ospedale non è nuovo, ma la recente disposizione ha esasperato la situazione. La necessità di garantire spazi ai dipendenti è comprensibile, tuttavia, è altrettanto importante considerare le esigenze dell’utenza. Pazienti e visitatori devono poter accedere rapidamente e senza ulteriori stress alle strutture sanitarie.

Una situazione complessa anche per i dipendenti

Ma la situazione parcheggi all’ospedale non è critica solo per pazienti e visitatori; anche per i dipendenti la situazione è tutt’altro che rosea. Un’infermiera, che lavora lì da circa un anno, racconta le sue difficoltà:

“Ho chiesto subito un posto coperto, dato che era il periodo in cui c’era spesso grandine. Mi hanno detto di fare una richiesta scritta e che sarei stata messa in lista d’attesa. Ho sollecitato, ma mi hanno risposto che avevo davanti a me circa 100 persone.”

Per ottenere un parcheggio coperto, i dipendenti devono pagare 15 euro al mese. Se scelgono di non pagare, devono utilizzare il parcheggio di Via Guicciardini a 1,50 euro al giorno, occupando così lo spazio di chi paga il mensile. Anche pagando i 15 euro, non c’è garanzia di un posto assicurato.

“Io parcheggio nel gratuito, che oggi è abbastanza vuoto, ma se arrivi alle 8:00 del mattino, soprattutto quando ci sono le scuole, trovi auto che ostruiscono le vie d’accesso e di passaggio, sia per entrare che per uscire. Questi 100 posti non sono sufficienti. All’interno del silos non c’è più posto, ha un costo e una lunga lista d’attesa, forse anche di più di 15 euro. Quando hanno progettato il silos, non hanno considerato le esigenze di chi lavora qui. È ridicolo dover pagare per venire a lavorare, quando al supermercato il parcheggio è gratuito.”

La situazione è ancora più difficile per chi lavora in turni, come spiega una sua collega del settore sanitario: “Facciamo ancora più fatica a trovare posto, con il rischio di trovare l’auto rigata o bloccata. Mi è capitato di dover uscire per una visita medica e di rimanere bloccata.

La direzione dell’ospedale è consapevole dei problemi e sta cercando soluzioni per migliorare la situazione, ma i disagi per dipendenti, pazienti e visitatori restano significativi.

Possibili soluzioni

Le proposte per risolvere questa criticità sono diverse. Una soluzione potrebbe essere la creazione di nuovi parcheggi multipiano destinati esclusivamente ai visitatori o migliorare i collegamenti con i mezzi pubblici, incentivando l’uso di autobus e navette per raggiungere l’ospedale.

Nel frattempo, i cittadini chiedono un intervento rapido e concreto. La speranza è che venga trovata una soluzione efficace al più presto, restituendo serenità a chi, già provato da problemi di salute, deve affrontare ulteriori difficoltà a causa della mancanza di parcheggi.