Ospedale unico, il sindaco Emanuele Antonelli promette: «Vigileremo affinché venga realizzato come si deve». Intanto il quartiere di Beata Giuliana si interroga sulla location prescelta, in zona Cascina dei Poveri: lanciato un sondaggio online, alla vigilia dell’incontro pubblico di stasera con la giunta.
L’annuncio ufficiale, a proposito della decisione di Regione Lombardia sulla localizzazione del nuovo ospedale unico, è stato fatto dal sindaco Emanuele Antonelli in apertura di seduta del consiglio comunale: «Ora si parlerà di costi e sprechi – aggiunge il primo cittadino – spero che di sprechi non ce ne siano, anzi sono certo che questo nuovo polo porterà un miglioramento economico rispetto alle due attuali vecchie strutture, che costano tantissimo. Noi abbiamo fatto la nostra parte, dando il terreno, ora tocca alla Regione: ma vigileremo affinché le cose vengano fatte come si deve e come piace a noi».
Ecco perché il sindaco Antonelli invoca il coinvolgimento di tutti nel monitorare il progetto regionale: «Sarei felice se si istituissse una commissione ad hoc, con i nostri consiglieri medici e alcuni primari di Busto e Gallarate, per seguire l’iter del progetto e dei lavori e fare proposte concrete. Sono loro in primis che sanno quello che serve». La proposta di “comitato di studio” è già stata presentata dal consigliere delegato alla sanità Paolo Genoni e approvata in commissione sanità. Nel frattempo, a Beata Giuliana tiene banco la discussione sul nuovo ospedale ai confini del quartiere.
Sui social network il dibattito è già apertissimo, con gli utenti “beatini” divisi a metà tra i favorevoli, che confidano nell’indotto per il quartiere che potrebbe nascere con la nuova struttura, e i contrari, preoccupati in particolare dall’ennesimo sacrificio di verde in una zona già altamente intaccata dal cemento e dal rischio di invivibilità di quella zona, già fortemente sotto pressione dal punto di vista viabilistico per la presenza dell’Ite Tosi con i suoi quasi duemila studenti. C’è chi ricorda anche il recente confronto pubblico sul futuro dell’area del palaghiaccio, quando i giovani dell’oratorio, fortemente sostenuti dal coadiutore don Luca Sorce, hanno proposto di rinunciare ad altro cemento per convertire l’area tra via Minghetti e il Sempione in un parco pubblico.
Il tema è particolarmente sentito a Beata Giuliana: le aree del palaghiaccio e della Cascina dei Poveri rappresentano gli ultimi baluardi verdi del quartiere. Così il Comitato di quartiere di Beata Giuliana, di cui è portavoce Alex Gorletta, ha lanciato un sondaggio online sul nuovo ospedale unico alla Cascina dei Poveri, proprio per tastare il polso degli abitanti alla vigilia dell’incontro pubblico con la giunta (per il ciclo “#fuoridalComune” dedicato ai quartieri di Beata e di San Giuseppe, dove ha sede attualmente l’ospedale) in programma questa sera nel tendoncino dell’oratorio, che inevitabilmente verrà monopolizzato dalle preoccupazioni per il maxi-progetto di Regione Lombardia. Per San Giuseppe l’ex assessore Mario Cislaghi chiederà «certezze» sulla riconversione delle aree dell’attuale ospedale: «Gli esempi di Como e Legnano insegnino».
Anche il presidente di Legambiente Andrea Barcucci fa notare le incongruenze della scelta regionale e il rischio di abbandono per i due attuali presìdi sanitari, con una preoccupazione accentuata per Busto la cui area è particolarmente ampia: «Non si capisce perché Varese abbia due ospedali mentre Busto e Gallarate debbano averne uno solo. Oltretutto, si tratta di due strutture che coprono più della metà dei posti letto nei cinque ospedali dell’Asst Valle Olona. Comprensibili le esigenze di risparmio, ma non vorremmo che questo territorio paghi per tutti».