Ospedale unico: sì di Maroni

L’opera - Per il governatore l’area più congeniale sarebbe quella di Malpensafiere. Più tiepidi Cassani e Antonelli

– Nuovo ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni risponde ai sindaci: «Ai primi di settembre verrò a visitare gli attuali presidi ospedalieri. E inizieremo a ragionare sulle soluzioni per la nuova struttura». Al governatore piace l’ipotesi Malpensafiere. Ma sul tavolo ci sono anche altre opzioni, sempre baricentriche tra le due città.
La lettera scritta a quattro mani dai due primi cittadini appena eletti di Busto Arsizio e Gallarate,

Emanuele Antonelli e Andrea Cassani, era partita solo due giorni prima. Maroni non ha tardato a rispondere, fissando già per i primi di settembre l’appuntamento per un sopralluogo in entrambe le strutture ospedaliere che, secondo i sindaci, andrebbero mandate in soffitta per costruire un nuovo ospedale unico.
«È un primo passo importante e un grande segnale di attenzione da parte del Presidente, che nel giro di un paio di giorni ha risposto alla nostra sollecitazione, che interpretava le esigenze di pazienti e dipendenti del nostro ospedale – il commento di Cassani – sono sicuro che quando il Presidente verrà a visitare i nostri ospedali, e vedrà alcuni reparti del nosocomio gallaratese, sarà chiara anche a lui la necessità di un nuovo ospedale unico».
Anche Antonelli giudica «molto positivo che da parte del Presidente ci sia disponibilità e che la nostra proposta sia stata subito presa in considerazione. Il nuovo ospedale unico è un obiettivo importante, che vogliamo raggiungere per il bene dei cittadini».
Del resto, è anche l’obiettivo che Giuseppe Brazzoli, direttore generale della nuova Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valle Olona, attiva dal primo gennaio accorpando le vecchie Aziende ospedaliere di Busto e Gallarate, si è posto da quando è entrato in carica, prendendo a modello la rapida ed efficace costruzione dell’ospedale di Legnano.

Per il sindaco di Gallarate Cassani «l’unico modo per dare consistenza alla riforma sanitaria, che va ad unire le due grandi aziende ospedaliere, è quello di realizzare una struttura unica e moderna al servizio delle due realtà». Dove sorgerà l’ospedale unico? A Maroni piace l’ipotesi Malpensafiere, che oltre ad essere baricentrica e ben collegata, toglierebbe le castagne dal fuoco alla Camera di Commercio di Varese, che da anni ragiona su quale futuro dare ad un polo fieristico mai veramente decollato.
«Prematuro parlare di collocazione – sottolinea il sindaco di Busto Emanuele Antonelli – ci sono diverse ipotesi allo studio, e valuteremo quale possa essere la zona tra Busto e Gallarate che meglio si presta allo scopo». Sulla location prescelta per il nuovo ospedale, anche Cassani non si sbilancia: «A noi interessa che sia in una zona di confine tra le due città, baricentrica e di facile accesso per coloro che la utilizzano. Sulle aree a ridosso della superstrada 336, a Malpensafiere o altrove è una decisione che dovrà essere valutata approfonditamente».
Di certo, la partita è iniziata: da ieri l’ospedale unico è un po’ meno un’utopia e comincia a diventare un’ipotesi realistica.