Ottanta aziende confiscate La mafia soffoca anche Varese

VARESE – «Io riattivo il lavoro»: la campagna sbarca a Varese con un incontro ad hoc dalle 9.30 alle 13 di mercoledì 6 febbraio nel salone della Camera del lavoro in via Bixio 37. A novembre 2012 ammontavano a 1.639 le aziende confiscate alle mafie.
I settori più coinvolti sono il terziario, l’edilizia e l’agroalimentare. Il 37% in Sicilia, il 20% in Campania, il 12% in Lombardia, 83 in provincia di Varese e 7 a Busto Arsizio.

Il 90% delle aziende sequestrate e confiscate è destinato a fallire. Tra il sequestro e la confisca passano circa otto anni, con conseguenze sul patrimonio aziendale e sulla collocazione di mercato. Sono dagli 80 mila ai 100 mila le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, esposti a licenziamento e disoccupazione.
Per queste ragioni Cgil, Libera, Arci, Acli, Avviso Pubblico, Anm e Osservatorio sociale sulle mafie Lombardia, con il sostegno di Uisp Lombardia, promuovono una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare tesa a favorire l’emersione alla legalità e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, che «sono un bene di tutti».
La campagna ha come titolo «Io riattivo il lavoro» e per lanciarla anche in provincia di Varese il 6 febbraio interverranno Oriella Riccardi della segreteria Cgil Varese, Vincenzo Moriello rappresentante Cgil Regionale – Comitato promotore Nazionale e Regionale, Davide Salluzzo di Libera Regionale, Ruffino Selmi di Acli Varese, Giulio Rossini di Arci Varese, Alessandra Pessina di Uisp Regionale e Provinciale. Nell’occasione sarà fondato anche il comitato raccolta firme di Varese. S. Car.

s.bartolini

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