Erano iniziati nell’ottobre scorso, ma a distanza di otto mesi gli attesi lavori di messa in sicurezza dell’incrocio fra le statali 340 e 36, in territorio di Gera Lario, sembrano procedere davvero a rilento.
Raramente si vedono le maestranze impegnate sul cantiere e l’ultima relazione dei tecnici Anas, del gennaio scorso, annunciava la necessità di attendere l’estate per la realizzazione del previsto sottopassaggio a causa di precise imposizioni di Rfi (Rete ferroviaria italiana) in relazione alla necessità di interrompere provvisoriamente la linea ferroviaria soprastante durante i lavori.
Il sottopasso è solo una parte del progetto – interviene geometra di Sant’Agata che ha lavorato una vita nella progettazione di strade – . Il cantiere è per lo più deserto e la spiegazione, a mio avviso, è fin troppo logica: l’area individuata per il progetto è nota per la presenza stabile di acqua».
«Io l’avevo detto»
«Un problema – continua – che ho segnalato agli enti competenti senza mai essere ascoltato. Il previsto sottopassaggio verrà a trovarsi pressoché stabilmente sott’acqua e, ora, l’unica soluzione è investire qualche milione di euro in aggiunta ai quattro disponibili per crearele opportune opere di isolamento».
La soluzione alternativa e saggia, secondo Nonini, avrebbe dovuto consistere nello spostamento della prevista rotatoria di circa150 metri più a nord: «Allontanandosi un poco dal fosso, si sarebbe ovviato all’inevitabile problema dell’acquitrino. Invece, a distanza di otto mesi dall’avvio dei lavori, i progettisti stanno evidentemente ancora pensando ai rimedi da adottare. Piuttosto che il costoso buco nell’acqua in corso – aggiunge il tecnico – sarebbe stato addirittura più conveniente realizzare una semplice terza corsia lungo la statale 36 in prossimità dell’incrocio, lungo la quale incanalare i veicoli destinati a svoltare sulla 340, si sarebbe ovviato al problema principale, che è quello del caotico intasamento della carreggiata quando si abbassa la sbarra del passaggio a livello nelle ore di punta».
In quanto a tempistisca, la rotatoria di Gera Lario non ha mai goduto di buona sorte. Già la fase di progettazione dell’opera era stata un’attesa infinita: il by-pass dei binari con una struttura di sopralzo era stato bocciato per una questione di impatto e il finanziamento delle legge Valtellina, rimasto per anni in un cassetto, dopo un decennio aveva rischiato di essere dirottato altrove. Il nuovo progetto prevede una deviazione verso sinistra dell’ultimo tratto di statale 340, con sottopasso all’altezza dei binari e rotatoria all’incrocio con la “36”.
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