Sarà un mezzogiorno di fuoco o sarà un mezzogiorno di pace? Se per fuoco s’intende però quello della passione (biancoblù), ben vengano i rintocchi del campanile come cornice all’annuncio del passaggio di proprietà della Pro Patria.
A meno di clamorosi temporali notturni o mattutini, oggi è il giorno dell’ufficializzazione dell’entrata allo Speroni di e dell’uscita di . Le parti hanno avuto uno scambio di mail nella giornata di ieri ed in serata un colloquio telefonico che dovrebbe aver spazzato via ogni dubbio, aprendo la strada alla stretta di mano. Doveroso, come sempre, il condizionale in assenza di dichiarazioni di entrambe le parti: ma il tutto spinge a dire che la soluzione per la Pro Patria sia ormai ad un passo.
L’accelerazione della trattativa si era avuta mercoledì e ieri ha mantenuto il ritmo, anche in considerazione della impellente scadenza dell’iscrizione. Oggi alle 18.30 suonerà il gong: entro quell’ora dovranno essere inviati allai documenti richiesti per l’iscrizione, oltre all’assegno a circolare di 19mila euro e alla fidejussione da 31mila euro. Il cambio di testimone in è simile a quello di quattro anni fa, quando la Pro passò da a . Avvenne a pochissime ore dall’ultimissimo termine per la consegna della fidejussione,
tanto che vi fu una corsa contro il tempo per arrivare in via Allegri (sede della Figc) per il deposito della garanzia.
L’attualità non ha i toni drammatici del 2011, con la firma del rogito notarile alle 14 e la corsa alla stazione Centrale di Milano per prendere in tempo il Frecciarossa delle 15. Non che di ore ve ne siamo molte di più, ma si arriva all’appuntamento odierno con le parti che sembrano aver trovato un accordo di massima, che va messo nero su bianco. Un compromesso irrevocabile di compravendita che impegna al rispetto dei patti: indispensabile per poter poi procedere al rogito notarile con il passaggio delle quote, che chiuderà definitivamente l’era Vavassori alla Pro Patria anche da un punto di vista legale.
Da oggi dovrebbe essere operativa , i cui primi passi dovrebbero essere la costruzione della squadra, la scelta del direttore sportivo e dell’allenatore. Il nome che circola per l’area tecnica è quello di , ex giocatore del Legnano, cresciuto nelle giovanili biancoblù e lo scorso anno ds alla Novese. Una voce che da diversi giorni gira nell’ambiente, ma che necessita di conferme. Al momento è fondamentale che la Pro continui il suo cammino con una nuova dirigenza, che avrà in Patrizia Testa il terzo presidente donna della sua storia dopo e : curiosamente entrambe con la Pro Patria in serie D, che vent’anni fa si chiamava Interregionale. Non mancherà il lavoro per la Testa, che nel momento della scalata è rimasta sola. Probabile che qualcuno le si affianchi. E ora che al comando va una bustocca, si spera che sparisca la proverbiale diffidenza della città.