– Ovulatori nel mirino della Guardia di Finanza di Malpensa: negli ultimi tempi, infatti, i militari in presidio all’aeroporto ne hanno arrestati 8. Un fenomeno, quello del traffico di sostanze stupefacenti, sempre molto diffuso, in particolare quello diffuso ricorrendo agli ovulatori, reclutati negli strati più poveri del tessuto sociale in cui operano organizzazioni prive di scrupoli, i cui capi non esitano a mettere a repentaglio la vita di persone attirate dalla prospettiva di ottenere qualche facile guadagno trasportando in corpo ovuli contenenti eroina o cocaina. Sostanze che, se mal confezionate, potrebbero rompersi e portare il corriere alla morte.
Complessivamente sono 8 gli ovulatori bloccati nel periodo estivo e più precisamente a partire dal 15 luglio scorso: 3 soggetti pakistani, 2 sudamericani (un ecuadoregno ed un dominicano) ed un cittadino nigeriano, mentre gli ultimi 2 fermi riguardano una passeggera nigeriana e una della Liberia.
Durante il periodo preso in considerazione, sono stati sequestrati ben 427 ovuli; di questi, 280 sono risultati carichi di eroina, per un peso di oltre 2,8 chilogrammi, mentre i restanti 147 sono risultati contenere oltre 1,8 chilogrammo di cocaina. A testimonianza del fatto che i corrieri vengono arruolati a prescindere dall’età e soprattutto dal sesso, significativo è il caso di una giovane cittadina nigeriana di 28 anni, residente in provincia di Verona, proveniente da Bruxelles. Giunta nella serata dell’8 agosto, è stata individuata e sottoposta ad indagini radiologiche che evidenziavano la presenza di alcuni involucri all’interno del corpo.
Dall’ospedale al carcere
La donna è stata trasferita all’interno dell’area sanitario/detentiva “S1”, appositamente creata in aeroporto dove ha evacuato, sotto stretto controllo medico, operato da personale sanitario dell’ospedale di Gallarate, 35 ovuli, con dentro 450 grammi circa di cocaina. Dopo l’espulsione degli ovuli, è stata trasferita in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
I risultati illustrati evidenziano la costante attività di controllo effettuata dalla Guardia di Finanza che, con il dispositivo messo a punto allo scalo aeroportuale, anche con l’ausilio delle unità cinofile specializzate, contrasta l’introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di droga che verrebbero altrimenti immessi nel mercato clandestino delle nostre città.