BESOZZO Svolta decisiva per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri di Besozzo che porterà ad un raddoppio dei militari presenti, dagli attuali sei o sette, a seconda dei periodi, fino a dodici. Una presenza, quella dell’Arma, che diventerebbe ancora più massiccia con ripercussioni positive sulla sicurezza dei cittadini. «La fondazione Arma dei Carabinieri proprietaria dell’attuale caserma – spiega il sindaco Fabio Rizzi – ha dato il suo benestare alla permuta dello stabile e questo è davvero un grosso passo avanti».
Anche Prefettura, carabinieri, giunte dei comuni interessati – oltre a Besozzo, Cocquio Trevisago, Brebbia e Monvalle – hanno dato il loro benestare. Il costo dei lavori, però, è molto elevato, si parla di almeno un milione e mezzo di euro. «Finalmente avremo una vera caserma – esulta il primo cittadino – l’attuale inadeguatezza strutturale non consente la presenza contemporanea di 12 militari, anche se voglio elogiare i nostri carabinieri che pur in condizioni disastrose riescono a presidiare il territorio effettuando anche qualche servizio notturno».
A metà gennaio ci sarà una riunione operativa tra i comuni interessati su come dividere le spese; il terreno dove sorgerà la nuova caserma – attualmente adibito a parcheggio in via Puccini, vicino alla vecchia caserma – lo metterà a disposizione Besozzo. «L’auspicio – afferma Rizzi – è che nel 2010 si possa assegnare il lavoro per cominciare la costruzione nel 2011». Il “pacchetto sicurezza” della giunta leghista besozzese prevede anche la costituzione degli osservatori volontari per la sicurezza,
meglio noti come ronde. «Sinora sono quindici i volontari besozzesi che si sono fatti avanti – dichiara il sindaco che ha la delega alla sicurezza – stiamo aspettando che la prefettura dia il via libera ai corsi di formazione previsti dalla legge; noi siamo pronti da un po’». Sarà la polizia locale a coordinare il lavoro dei volontari che interagiranno anche con i carabinieri.
Previsto anche un potenziamento della videosorveglianza: stazione, zona Duse, frazione di Cardana e piazza 1° maggio i punti caldi. «Il potenziamento capillare della videsorveglianza che sarà collegata a polizia locale e carabinieri – spiega Rizzi – non vuole essere un’invasione della privacy del cittadino; le immagini saranno visionate solo in caso di segnalazione di atti delinquenziali».
La giunta punta molto sulla sicurezza anche per il 2010. «Il nostro non è un territorio particolarmente critico – sottolinea il primo cittadino – ma il problema sicurezza e soprattutto la percezione di sicurezza è molto sentito dalla gente; il drammatico caso dell’omicidio efferato di Cocquio Trevisago è emblematico perché la vittima è una donna semplice, una potenziale vicina di casa di ciascuno di noi; in circolazione ci sono purtroppo sia squilibrati che malintenzionati». Per questo meglio non abbassare mai la guardia.
b.melazzini
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