Gorla Minore Sfida il bigottismo comune e denuncia il suo ricattatore. Quell’amicizia intima con un giovane marocchino di vent’anni, per lui era naturale. E questa sicurezza nell’affrontare il comune senso del pudore (oggi fortunatamente in costante mutamento verso l’apertura mentale) ha lasciato senza armi il suo ricattatore, anche lui marocchino, trentaquattrenne, arrestato dai carabinieri di Gorla Minore e dai militari del nucleo operativo radiomobile di Saronno, per tentata estorsione.
Alla fine, grazie al coraggio di un pensionato poco più che sessantenne residente in paese e al pronto intervento dei carabinieri, la vicenda si è chiusa così come doveva: il ricattatore, tra l’altro con una condanna a 4 anni per droga alle spalle, è chiuso in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il fatto. Da alcuni mesi la vittima aveva intrapreso una tenera relazione con un ragazzo più giovane di lui. Fatto che sfidava parecchi pregiudizi: un uomo,
più giovane ed extracomunitario. Le cose procedevano stabilmente sino a quando il trentacinquenne non è venuto a sapere della relazione in corso. Molto probabilmente è stato lo stesso ventenne a confidarsi con il connazionale, che ha fiutato l’affare. E allora, avvicinato il pensionato, non ci ha pensato due volte a minacciarlo e ricattarlo: «O paghi, oppure io racconto a tutti, familiari, amici o semplici conoscenti, di questa amicizia intima». Prezzo stimato per comprare il silenzio dello spione: 3 mila euro in contanti.
Chiaramente se il gorlese avesse ceduto il ricatto sarebbe andato avanti. L’uomo invece ha denunciato tutto ai carabinieri ed è scattata la trappola. La vittima ha dato appuntamento al ricattatore in piazza a Gorla per la consegna del denaro. Quando il pensionato ha dato la busta contenente il contante all’extracomunitario i militari hanno fatto scattare le manette in piena flagranza di reato.
f.artina
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