– Palaghiaccio di Beata Giuliana, dopo il “caso” della fidejussione falsa, l’assegnazione della gara è stata annullata. Ora l’operazione è in stand-by fino al 10 dicembre, in attesa che la società esclusa, la Vip Immobiliare, decida se proporre ricorso al Tar contro il provvedimento di annullamento della gara.
Arriva in commissione lavori pubblici la maxi-operazione da 16 milioni di euro complessivi prospettata dalla società Vip Immobiliare – che si era aggiudicata la gara per il completamento e il gestione del Campus sportivo da far sorgere attorno allo scheletro di legno e cemento del palaghiaccio, abbandonato da anni sull’area all’incrocio tra il Sempione e via Minghetti – si è arenata su una fidejussione (da poche migliaia di euro) risultata falsa. Ad accorgersene, come relazionato in commissione dall’avvocato del Comune , è stata la compagnia di assicurazioni Elba, la cui carta intestata era stampata sul documento allegato al bando di gara, che ha segnalato all’amministrazione comunale di non aver mai rilasciato quella garanzia.
Un falso ben architettato con un documento contraffatto, dunque, anche se la Vip Immobiliare afferma di essere stata a sua volta vittima della truffa di un broker assicurativo che millantava di operare per conto della Elba.
Accertati i fatti, Palazzo Gilardoni ha fatto la segnalazione alla Procura della Repubblica e all’Anac, l’autorità anticorruzione (conservando l’originale della fidejussione contraffatta), e non ha potuto far altro che procedere all’esclusione della società aggiudicataria dalla gara per il Campus. E successivamente ad emettere il provvedimento di annullamento della gara visto che il consorzio capeggiato da Vip era stato l’unico partecipante al bando.
Nessun altro partecipante
Ora si attende la contromossa della Vip Immobiliare, che ha tempo fino al 10 dicembre per proporre ricorso al Tar. «In questo momento siamo in stand-by, in attesa» ammette l’avvocato Carra. Al consigliere comunale del Pd , autore dell’interrogazione che ha portato il “caso” in commissione, questa risposta non basta.
«Cosa intende fare l’amministrazione, se non si fa il palaghiaccio?» chiede Brugnone. Ma la risposta non arriva, almeno per ora. «Valuteremo dopo l’esito delle verifiche – si limita ad affermare il vicesindaco ed assessore allo Sport – la riconversione del palaghiaccio in palaginnastica? È un’ipotesi». Il presidente leghista della commissione lavori pubblici chiarisce: «Per cambiare la destinazione, il progetto deve passare in consiglio. Il resto sono solo chiacchiere da bar».
Di certo, è difficile pensare che la Vip possa rientrare in gioco, Tar permettendo. Anche perché nel provvedimento di annullamento, è stato rilevata la violazione del principio di buona fede nelle trattative, un precedente che peserà in futuro. «Quel che preoccupa – ammette il consigliere della Lista Antonelli – è che la Vip fosse stata l’unica partecipante alla gara». Come dire, le nubi sul palaghiaccio di Beata Giuliana sono tutt’altro che diradate.