Palermo, 29 set. (TMNews) – A luglio a Palermo c’è chi va in spiaggia a Mondello per cercare a mare il sollievo dalla canicola estiva e chi, invece, è costretto a spalare la neve. La storia, ai limite del surreale, è raccontata dal quotidiano “La Repubblica”, che spiega come un dipendente della Provincia, assegnato al servizio di Protezione civile, abbia chiesto e ottenuto la corresponsione di 42 ore e mezzo di lavoro straordinario, oltre a 3 ore di lavoro notturno, per “spalare la neve”.
La mansione, regolarmente inclusa dal 2001 tra quelle straordinarie, ha fatto sì, dunque, che il dipendente totalizzasse 200 ore di straordinario, 44 delle quali spese a spalare i candidi fiocchi di ghiaccio, già rari anche nei mesi più rigidi dell’inverno siciliano.
La vicenda non ha tardato ovviamente a sollevare inevitabili perplessità da parte dei sindacati, che hanno ottenuto al momento la sospensione del pagamento. Appena un anno fa, tra l’altro, lo stesso impiegato aveva ottenuto il regolare pagamento di 117 ore.
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