Palermo, 31 ott. (TMNews) – “Accetto la proposta di una candidatura ad un percorso che passi attraverso le primarie, per scegliere il candidato sindaco di Palermo”. Così l’eurodeputato del Pd Rita Borsellino scioglie definitivamente le riserve sulla sua candidatura alle primarie, che determineranno il nome dell’esponente del Partito Democratico che la prossima primavera correrà per il Comune di Palermo.
“Ho capito che Palermo mi chiedeva di più – ha detto la Borsellino -, e che mi chiedeva un gesto con un pizzico d’incoscienza. Non c’era più tempo per pensare. Bisognava decidere e basta. E ho deciso, mi metto al servizio di questo progetto. Perché intendo la politica come un servizio, dove ognuno deve dare il meglio di sè, anche se a volte non conviene forse. Anche se le cose che ci aspettano sono difficili. La politica è soltanto comprensibile se c’è compartecipazione”.
Come spiega la stessa sorella del magistrato ucciso dalla mafia nel ’92, la sua candidatura non è ancora a sindaco della quinta città d’Italia, bensì alle primarie, che la vedranno opposta ad altri potenziali candidati, come Ninni Terminelli e Davide Faraone su tutti.
“Le primarie – ha detto la Borsellino – sono una conquista di cui non possiamo privare gli elettori. Una conquista che non si può mettere ogni volta in discussione. Alla fine di questo percorso, se sarò candidato sindaco, lo sarò per tutta la città, e di quei cittadini che vorranno affidarmi questa responsabilità dandomi la loro fiducia. non mi interessano le sigle, mi rivolgo agli elettori e alle elettrici, e l’incarico lo porterò avanti con tutto il senso di responsabilità di cui sono capace, circondandomi di persone, non solo una squadra, che sappiano capire tutto questo, e far proprio il progetto per Palermo”.
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