Santo Stefano vince il Palio della Castellantia 2014 dedicato alla fine dell’impero romano e alle prime invasioni barbariche.
Dopo la contrada di San Giovanni, che si è aggiudicata la vittoria della prima edizione della manifestazione, e dopo quella di San Giulio, tocca ora ai ragazzi rosso verdi, capitanati da , portarsi a casa il gonfalone.
I rappresentanti di Santo Stefano si sono aggiudicati la sfida, che quest’anno è consistita in un’unica gara, la corsa delle bighe, valevole per salire sul gradino più alto del podio, battendo la concorrenza delle altre sette contrade, San Giorgio, San Giulio, San Simeone, San Bernardo, San Giovanni, Santa Liberata, Santo Stefano e San Carlo.
A differenza delle edizioni passate solo una è stata la gara valida per l’assegnazione del palio, ma i ragazzi hanno potuto comunque cimentarsi in diversi giochi sabato pomeriggio al parco della Liuc dove era stato montato un accampamento romano e dove, alle 21.00, era andato in scena, preceduta dall’esibizione del Corpo musicale Santa Cecilia, il torneo dei gladiatori.Lo stadio comunale, il cui accesso quest’anno era gratuito, era gremito da circa 1200 persone che, oltre alla gara,
hanno potuto assistere all’esibizione delle marching band e alla rappresentazione storica di una battaglia tra romani e barbari. Il corteo dei contradaioli e dei figuranti, con tanto di bighe e cavalli, era arrivato allo stadio intono alle 16.30 dopo aver attraversato le strade di Castellanza. L’assessoreha voluto ringraziare il pubblico: 1300 circa le presenze allo stadio, 1400 le persone intervenute al parco della Liuc sabato. Alberto Affetti, presidente della Castellanza Neroverde, ha ringraziato, oltre all’Amministrazione comunale, gli sponsor e le associazioni partecipanti e Matteo Mazzucco, responsabile della sicurezza, e ai capitani di contrada che in due anni hanno lavorato molto. «Sono soddisfattissimo. – ha detto – L’importante è creare un’identità, un attaccamento al territorio. Passo dopo passo riusciremo a riunire la città».
Positivo anche il giudizio del sindaco sull’organizzazione delle giornate. E per il futuro: « sarebbe un peccato buttare questa iniziativa: i numeri parlano chiaro. Non c’è mai stato altro evento, in otto anni in cui sono sindaco, che un evento ha raccolto così tante persone».
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