Ancora non ci è dato sapere quale sarà l’assetto tecnico con cui la Pallacanestro Varese scenderà in campo nel prossimo campionato. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, quello che ha preso posto ai vertici societari è un quintetto capace di spingere all’ottimismo anche gli osservatori più cauti.
Nonostante le tre conferme su cinque, il cda appare completamente inedito, un po’ per il valore aggiunto dei nuovi assi, un po’ per l’aria di svolta che si respira,
in questi giorni nell’ambiente biancorosso. I nuovi vertici si apprestano a raccogliere un testimone prestigioso almeno quanto ammaccato. Dovranno rinverdirne i fasti, risollevarne le performance, rinfrescarne il fascino.
Perché la Pallacanestro che hanno ereditato somiglia a una star d’altri tempi: una diva ancora attraente, ma col viso segnato dalle prime rughe e gli occhi velati dalla malinconia del tramonto. Non servono lifting nè traumi. Basterebbe ritrovare l’entusiasmo di un tempo, la consapevole leggerezza dell’essere, la determinata volontà di scrollarsi di dosso quel grigiore burocratizzato che in poco tempo ha trasformato il patrimonio di tutti in una reliquia di pochi. Ed è proprio questo il primo impegno su cui, ne siamo certi, gli amministratori si concentreranno da subito, forti della credibilità e della autorevolezza che i nuovi ingressi possono vantare e delle potenzialità, tuttora inespresse, che i confermati potranno finalmente sfoderare.
Il nome di Toto Bulgheroni evoca il miglior basket, garantisce stabili interlocuzioni con la Lega nazionale e galvanizza i tifosi, grazie alla magnifica Stella che l’ex patron porta ancora tatuata sulla pelle. Riccardo Polinelli, storico consorziato, è alla sua prima volta in biancorosso: insieme a Fabrizio Fiorini farà da solido pontiere tra società e proprietà, realtà che è bene restino distinte nelle dinamiche, ma unite negli obiettivi e, soprattutto, nella filosofia di fondo. Monica Salvestrin, reduce da una concreta e operativa vicepresidenza, dovrà far sì che il passaggio di consegne avvenga a motore acceso, così che il nuovo vertice possa concentrarsi da subito sulla rotta e sulla velocità di crociera, senza bisogno di fermare la macchina. Marco Vittorelli, anch’egli confermato, è il presidente di Openjobmetis, imprescindibile main sponsor che dalla cabina regia potrà irradiare all’intera galassia biancorossa le doti comunicative e manageriali che caratterizzano il successo imprenditoriale del marchio. Insomma, gli ingredienti per una ricetta da grande chef ci sono tutti.
Ora bisogna concentrarsi sulla (ri)costruzione del team. Nell’auspicio che sia bello da vedere, divertente da seguire. Ed emozionante da sognare.