Betlemme, 13 mag. (Apcom) – Israeliani e palestinesi riusciranno ad uscire dal conflitto che insanguina il Medio Oriente da decenni solo grazie a “coraggio e immaginazione”: ne è convinto il Papa, che, visitando questo pomeriggio un campo di rifugiati nei Territori palestinesi, invita a costruire la pace senza “recriminazioni” e a partire dalla propria famiglia.
La pace, ha detto Benedetto XVI, “deve aver inizio nel proprio ambiente, nella propria famiglia, nel proprio cuore. Continuo a pregare perché tutte le parti in conflitto in questa terra – ha proseguito – abbiano il coraggio e l’immaginazione di perseguire l’esigente ma indispensabile via della riconciliazione”.
Da entrambe le parti del “muro”, per Ratzinger, “è necessario grande coraggio per superare la paura e la sfiducia, se si vuole contrastare il bisogno di vendetta per perdite o ferimenti”. La storia, ha detto, “ci insegna che la pace viene soltanto quando le parti in conflitto sono disposte ad andare oltre le recriminazioni e a lavorare insieme a fini comuni, prendendo sul serio gli interessi e le preoccupazioni degli altri e cercando decisamente di costruire un’atmosfera di fiducia. Deve esserci – per Ratzinger – una determinazione ad intraprendere iniziative forti e creative per la riconciliazione: se ciascuno insiste su concessioni preliminari da parte dell’altro, il risultato sarà soltanto lo stallo delle trattative”.
Ska
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