Venezia, 8 mag. (TMNews) – Il Papa cita il sociologo Zygmunt Bauman e definisce Venezia “città liquida” ma nel senso di una “città della vita e della bellezza”. Durante l’incontro con il mondo della cultura e dell’economia, nella Basilica della Salute, a Venezia, Benedetto XVI ha analizzato il valore dell’acqua.
“L’acqua è simbolo ambivalente: di vita, ma anche di morte; lo sanno bene le popolazioni colpite da alluvioni e maremoti. Ma l’acqua – ha detto il Pontefice – è anzitutto elemento essenziale per la vita. Venezia è detta la ‘Città d’acqua’. Anche per voi che vivete a Venezia questa condizione ha un duplice segno, negativo e positivo: comporta molti disagi e, al tempo stesso, un fascino straordinario. L’essere Venezia ‘città d’acqua’ – ha sottolineato Ratzinger – fa pensare a un celebre sociologo contemporaneo, che ha definito ‘liquida’ la nostra società, e così la cultura europea: una cultura ‘liquida’, per esprimere la sua ‘fluidità’, la sua poca stabilità o forse la sua assenza di stabilità, la mutevolezza, l’inconsistenza che a volte sembra caratterizzarla. E qui vorrei inserire la prima proposta: Venezia non come città ‘liquida’ – nel senso appena accennato -, ma come città ‘della vita e della bellezza’”.
Il Papa ha poi proseguito nella sua analisi: “Si tratta di scegliere tra una città ‘liquida’, patria di una cultura che appare sempre più quella del relativo e dell’effimero, e una città che rinnova costantemente la sua bellezza attingendo dalle sorgenti benefiche dell’arte, del sapere, delle relazioni tra gli uomini e tra i popoli”.
Affrontando poi il tema della salute, Benedetto XVI ha sottolineato come questa rappresenti “una realtà onnicomprensiva, integrale” che “va dallo ‘stare bene’ che ci permette di vivere serenamente una giornata di studio e di lavoro, o di vacanza, fino alla salus animae, da cui dipende il nostro destino eterno. Dio si prende cura di tutto ciò, senza escludere nulla”.
Ssa
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