Papa: Il muro è punto morto dei contatti israelo-palestinesi


Betlemme, 13 mag. (Apcom)
– Il “muro” è il “punto morto a cui sembrano essere giunti i contatti tra Israeliani e Palestinesi”. Lo dice il Papa, che visita questo pomeriggio un campo di rifugiati a Betlemme.

Benedetto XVI usa il termine meno gradito agli israeliani – “muro”, appunto – per definire quella che per Israele è una barriera difensiva (‘fence’, in inglese) con la Cisgiordania. “Le vostre legittime aspirazioni ad una patria permanente, ad uno Stato Palestinese indipendente – ha detto il Papa dal campo di Aida – restano incompiute. E voi, al contrario, vi sentite intrappolati, come molti in questa regione e nel mondo, in una spirale di violenza, di attacchi e contrattacchi, di vendette e di distruzioni continue. Tutto il mondo desidera fortemente che sia spezzata questa spirale, anela a che la pace metta fine alle perenni ostilità. Incombente su di noi, mentre siamo qui riuniti questo pomeriggio, è la dura consapevolezza del punto morto a cui sembrano essere giunti i contatti tra Israeliani e Palestinesi: il muro”.

“In un mondo in cui le frontiere vengono sempre più aperte, al commercio, ai viaggi, alla mobilità della gente, agli scambi culturali, è tragico – ha proseguito Benedetto XVI – vedere che vengono tuttora eretti dei muri. Quanto aspiriamo a vedere i frutti del ben più difficile compito di edificare la pace! Quanto ardentemente preghiamo perché finiscano le ostilità che hanno causato l’erezione di questo muro!”.

Ska

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