Betlemme, 13 mag. (Apcom) – Il patriarca latino di Gerusalemme
Fouad Twal denuncia il muro divisorio che Israele ha costruito
vicino al confine con la Cisgiordania, all’inizio di una messa
celebrata da Benedetto XVI nella piazza della Mangiatoia di
Betlemme.
“Santissimo Padre – ha detto Twal – questa terra dove Gesù ha
scelto di vivere per salvare il mondo, ha bisogno di pace, di
giustizia e di riconciliazione. Le nostre ferite hanno bisogno di
essere guarite, i prigionieri d’essere rilasciati, i nostri cuori
d’essere purificati dall’odio, e il nostro popolo di vivere in
pace e in sicurezza. Il nostro popolo soffre e continua a
soffrire l’ingiustizia, la guerra (la guerra di Gaza è ancora una
ferita aperta per centinaia di migliaia di persone),
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l’occupazione e la mancanza di speranza in un avvenire migliore.
Quando noi abbiamo accolto il Suo predecessore, il papa Giovanni
Paolo II – ha detto ancora il patriarca latino di Gerusalemme –
noi avevamo la speranza di pervenire alla pace, ma questa pace
non è mai venuta. Molti hanno allora abbandonato ogni speranza e
hanno lasciato la Terra Santa per andare in cerca di un avvenire
migliore in altri paesi. Ecco perché il numero dei Palestinesi,
soprattutto cristiani, è diminuito e continua a diminuire. Finché
noi non troveremo la pace e la tranquillità – ha detto Twal – ho
paura che questo continui. Finché l’instabilità politica perdura,
finché si estende il muro che separa Betlemme da Gerusalemme e
dal resto del mondo, noi non potremo trovare la pace per la
nostra terra”.
Ska
MAZ
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