Parco Pineta, retata di pusher Come “bonificare” i boschi?

Spacciatori del Parco Pineta in manette: si tratta di due marocchini, Drudi Driss di 32 anni e Jaouad El Hamadoui, entrambi senza fissa dimora, anche se graviterebbero nella zona della Bassa Comasca.

Pendolari dello spaccio

Sono stati bloccati dalle macchine della polizia al termine di un blitz da film in centro a Castelnuovo Bozzente, in provincia di Como. Clandestini, ma incensurati: vendevano droga da circa un anno, tra Como e Varese.

Si servivano di “tassisti” della droga: i tossici, infatti, prendevano parte attivamente alla rete dello smercio; utilizzavano le loro macchine per accompagnare potenziali clienti e in cambio ottenevano dai due spacciatori, a capo della rete, dosi di sostanze stupefacenti.

Tra i boschi della Pineta serpeggiavano fiumi di sostanze stupefacenti “pesanti”. Della rete facevano parte, oltre alla coppia di stranieri, anche un complice, già individuato ma al momento in fuga, che faceva da “palo”. Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori si tratta di due uomini pronti a tutto: sono stati, infatti, trovati in possesso di un machete e di un coltello.

Sulla situazione del Parco Pineta, caratterizzato dalla presenza di spacciatori e prostitute, è intervenuto anche il sindaco di Tradate, Laura Cavalotti: «Per quanto riguarda la prostituzione – spiega il primo cittadino – stiamo seguendo il progetto dell’associazione Mares. La droga, come la prostituzione, esiste perché ci sono persone che la consumano. Le forze dell’ordine sono sempre molto presenti sul territorio, come dimostra questa operazione».

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