VARESE Pecore, capre o asinelli che tagliano l’erba. Un modello made in Cassinetta che ha fatto scuola, approdando niente meno che a Parigi.
Anche la Ville Lumière ha ceduto alla tentazione di risparmiare i quattrini del giardiniere preferendo una soluzione più economica ed ecologica.
Dai prossimi giorni infatti un gregge di pecore si occuperà di tenere tosato il prato degli “Archives de Paris”, ma si pensa già di estendere l’esperienza ad altre zone verdi della città.
I precedenti non mancano, ma i primi ad applicare il modello su vasta scala sono stati quelli della Whirlpool, nel 2011, quando in soli tre giorni, 1.200 pecore avevano tagliato cinque ettari di prato facendo pulizia completa.
Pierre Ley, media relations manager dell’azienda non nasconde la soddisfazione «Certamente fa molto piacere che se ne parli ancora e che la nostra idea venga ancora ricordata». Poi arriva la puntualizzazione sugli intenti originali dell’iniziativa del 2011: «A noi dispiace collocare questa cosa in un contesto di business, non era il nostro intento originale. È stata un’iniziativa nata dal basso, pensata da alcuni dipendenti di Cassinetta e, ancora oggi due o tre volte l’anno il gregge di pecore continua a venire a tosare il nostro prato».
Insomma non si è trattato di un’iniziativa estemporanea, di una mera trovata pubblicitaria: «Si tratta di una cosa che a noi serve per tenere il prato pulito garantendo nello stesso tempo un impatto ambientale bassissimo». Whirlpool non è l’unico beneficiario del lavoro delle pecore, l’iniziativa serve anche all’allevatore: «Si tratta di un mutuo beneficio tra noi e l’allevatore».
Alla multinazionale, però, sta bene essere presa come esempio , e l’intento è quello di ridurre l’impatto ambientale: «Fa piacere che si siano ispirati a noi – conclude Ley – Speriamo, però, che l’abbiano fatto nel pieno rispetto della salute degli animali. Prima di intraprendere questa avventura, abbiamo fatto intervenire Asl e Arpa per valutare la qualità dell’erba, per essere certi che le pecore mangiassero cibo sano».
s.bartolini
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