Maniaco del treno Domodossola-Gallarate-Milano, ecco il “paziente zero”. Potrebbe infatti essere lei la prima vittima dell’uomo che palpeggia le pendolari nascondendo le mani sotto uno zainetto. «Vorrei fare una segnalazione anonima relativa al molestatore del treno»: comincia così il messaggio che una donna, che ha appunto chiesto di non rivelare le sue generalità, ha inviato in redazione attraverso Facebook.
«Circa un anno fa», il racconto, «anche io sono stata avvicinata da un tizio che mi ha toccato la gamba». Ora, «non posso essere certa che si tratti della stessa persona, però si serviva dello zaino per coprire la mano». Si tratta di uno zainetto «grigio e azzurro», che il maniaco appoggia tra sé stesso e le sue vittime. Lo utilizza per nascondere la mano che pian piano si avvicina fino a toccare le cosce delle malcapitate.
Sceglie di colpire donne che siedono da sole nel posto vicino al finestrino. Un modo per rendere loro più difficile allontanarsi: motivo per cui questa donna cerca sempre di sedersi vicino ad altri viaggiatori. Ed evita sistematicamente il seggiolino di fianco al vetro. Al contrario di quanto avvenuto lunedì, quando colpì un anno fa il maniaco non si stava masturbando. Ed ha molestato la sua vittima alle 7.30 del mattino e non nel pomeriggio, come invece ha cominciato a fare in seguito.
«Io non l’ho denunciato perché non sapevo che avesse infastidito anche altre donne, l’ho scoperto leggendo i giornali», prosegue il racconto, «ora sto valutando cosa fare». In attesa di decidere, però, questa ragazza che dice di avere circa trent’anni ha voluto raccontare la sua esperienza. E mettere così in guardia le altre pendolari. Sì perché, e qui la storia diventa davvero agghiacciante, «io quest’uomo lo vedo abbastanza spesso». Sì, «mi capita di trovarlo sul treno che prendo alle 7 del mattino», quello sul quale è stata molestata: «Sale spesso a Sesto Calende, ma a volte anche a Vergiate e a Somma Lombardo. E scende sempre a Gallarate». La donna lo descrive come un uomo sui 35 anni, «alto, magro ma abbastanza muscoloso. Fa sempre avanti e indietro per le carrozze: probabilmente non fa neanche il biglietto, si guarda in giro per vedere se arriva il controllore». O forse per cercare potenziali vittime delle sue molestie.
Altro particolare che ritorna è quello dell’aspetto trasandato che, nei racconti delle vittime pubblicati sulla pagina Facebook Amici pendolari della tratta Domodossola-Arona-Milano, contraddistingue il maniaco: «sicuramente non è vestito bene, di solito ha una maglietta e dei pantaloni». Tutte indicazioni preziose per le forze dell’ordine, ma anche per le pendolari: per le quali il consiglio, quando viaggiano sole, è quello di non sedersi vicino al finestrino. E fare attenzione.