Parlamento, Varese non fa tredici Campiotti resta fuori dal Senato

VARESE Parlamento, Varese non fa tredici. Sfumano le speranze di ripescaggio per Christian Campiotti, assessore provinciale varesino e segretario regionale dell’Udc, primo dei non eletti al Senato per Scelta Civica. Rimangono pertanto dodici (quattro al Senato e otto alla Camera) i parlamentari espressi dalla provincia di Varese.
Il senatore «montiano» Pietro Ichino, eletto sia in Lombardia che in Toscana, ha deciso di esercitare l’opzione per la circoscrizione regionale lombarda, lasciando così che in Toscana gli potesse subentrare la lucchese Stefania Giannini,

rettore dell’Università di Perugia. Rimane invece a secco il «nostro» Christian Campiotti, che era il primo dei non eletti in Lombardia (al numero 5 della lista di Scelta Civica) e che sperava nell’aiuto di Ichino per poter coronare il sogno di un ingresso a Palazzo Madama.
Le opzioni sono state annunciate in aula dal senatore a vita Emilio Colombo, che presiede per anzianità la prima riunione del Senato, iniziata alle 11 e attualmente sospesa per le verifiche sui proclamati da parte della giunta provvisoria per le elezioni.
Confermata la rinuncia della capolista in Lombardia del Movimento Cinque Stelle Giovanna Mangili, che apre la strada di Palazzo Madama per la «grillina» di Castellanza Tiziana Pittau, prima dei non eletti, arrivano invece cattive notizie per gli altri aspiranti senatori varesini in «coda» nella speranza di un ripescaggio.
L’elezione si allontana per Alessandro Vedani, terzo dei non eletti in Lombardia per la Lega Nord, visto che Giulio Tremonti ha deciso di optare proprio per la nostra circoscrizione. Con le possibili dimissioni di Massimo Garavaglia, destinato ad entrare nella giunta regionale di Roberto Maroni, se Tremonti avesse optato per l’elezione in un’altra regione, Vedani sarebbe potuto balzare al posto di primo dei non eletti, con maggiori probabilità di futuri ripescaggi.
Allo stesso modo, si riducono al lumicino le speranze di Paolo Soletta, che grazie alla scelta di Silvio Berlusconi di optare per l’elezione in Molise (che apre le porte all’ex consigliere regionale del Magentino Sante Zuffada) era già passato dal quinto al quarto posto tra i non eletti in Lombardia per il Pdl, con la prospettiva di scendere al terzo per le dimissioni di Mario Mantovani che andrà a dedicarsi alla vicepresidenza della Lombardia (lasciando lo scranno al bergamasco Enrico Piccinelli). Avrebbe potuto scendere anche al secondo posto, ma Lucio Barani, ex sindaco di Aulla «catapultato» in più circoscrizioni, ha deciso di optare proprio per la Lombardia. Soletta rimane così il terzo dei non eletti Pdl. A. Ali

s.bartolini

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