Don Norberto Brigatti, parroco della comunità pastorale Sant’Eusebio di Casciago, veste i panni di Carlo Cottarelli
Lo ha comunicato lo stesso sacerdote ai suoi fedeli sul sito della comunità pastorale. «Mi sono accorto che usiamo tanta carta tra avvisi, circolari e volantini e anche gli strumenti che ci siamo dati per il catechismo dei ragazzi comportano una buona dose di inchiostro, colori e di risme di carta» afferma don Norberto, che ricorda la stessa sensazione che qualsiasi persona prova quando apre la cassetta della posta di casa e la trova piena di riviste di pubblicità di ogni genere e che porta a pensare a quanta carta viene utilizzata e magari sprecata;
stessa sensazione che lo stesso parroco prova quando riceve per posta le comunicazioni delle quattro parrocchie della comunità. «Posso immaginare – prosegue il prevosto – che la stessa cosa può pensarla un normale fedele quando vede tutto il materiale che offriamo, ragionando magari anche sul versante economico». Occorre insomma una sforbiciata e una riduzione di carta e di conseguenza delle spese, partendo da chi, come i ragazzi dell’oratorio, può essere raggiunto anche più facilmente, da altri mezzi di comunicazione, più efficaci e meno dispendiosi; discorso diverso ovviamente per i più anziani. «Faremo un po’ di spendig review – annuncia don Norberto – parola che viene usata molto per la vita civile, da cui speriamo molto e che non sarebbe male nemmeno per noi; ci stiamo attrezzando per usare maggiormente la comunicazione telematica; potrà succedere che i fogli dell’Oasi dei ragazzi arriveranno via internet e si potranno leggere sul computer o sul tablet».
Strumenti che i ragazzi di oggi maneggiano con grande facilità come del resto anche il parroco che aggiorna personalmente il sito web della parrocchia, molto ricco di informazioni. «L’obiettivo non è soltanto comunicare notizie ma anche far circolare pensieri che aiutino ad aprire altre riflessioni» spiega il sacerdote; non è importante insomma la forma quanto piuttosto ciò che deve essere comunicato, il contenuto. «Del resto il buon Dio non ha mai usato la carta ma ne manda di messaggi – osserva don Norberto – di spreco si parla anche nel Vangelo a proposito del seminatore della parabola, a proposito del vino a Cana o del profumo nella casa di Betania, ma se anche una parola o un pensiero serve a salvare anche un solo figlio, Dio potrebbe dire che ne valeva la pena».
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