Dall’altro ieri è iniziato l’intervento di recupero e restauro di una parte di Palazzo Minoletti, l’edificio nella centralissima piazza Garibaldi realizzato da Giulio Minoletti nel lontano 1940.
Per anni sede dell’Agenzia delle entrate, poi acquisito dal Comune, doveva essere la sede della biblioteca nelle intenzioni della passata amministrazione comunale, ora, invece, location di mostre nell’unico locale per il momento agibile. L’attuale governo Guenzani ha sempre avuto l’idea di farne un polo attrattivo, artistico ed economico, sempre che arrivino i finanziamenti con il decreto destinazione Italia. Gli stessi commercianti puntano da tempo l’attenzione su palazzo Minoletti quale luogo con cui poter rilanciare il centro.
L’edificio razionalista è già stato parzialmente recuperato, così da consentire la riapertura di un salone al piano terra e il suo utilizzo per mostre o eventi particolari. I lavori partiti lunedì interessano un locale attiguo a quello attualmente agibile, più piccolo e nascosto ai visitatori, ma che può ampliare l’offerta degli spazi espositivi. Inoltre la realizzazione dei servizi igienici, finora inesistenti, con spazi e attrezzature anche per disabili.
«Si compie un altro piccolo passo sulla strada che porta alla restituzione di Palazzo Minoletti alla città», commenta l’assessore ai Lavori Pubblici di Gallarate, . «L’intervento consente di ampliare gli spazi disponibili e di rendere la frequentazione della struttura più confortevole, sia per gli operatori sia per il pubblico. I lavori che termineranno entro ottobre, in tempo per la rassegna Duemilalibri, non ostacoleranno le mostre e gli eventi già in programma».
Rimane, in ogni caso, in sospeso il futuro di Palazzo Minoletti. Se l’intero complesso riuscirà davvero a trasformarsi in un punto d’attrazione della città, non è ancora certo.
Tramontata ormai da tempo l’idea della biblioteca (che sarà, invece, spostata alle ex scuole di via Bottini), rimangono aperte le ipotesi teorizzate da alcuni studenti del Politecnico di Milano nell’ambito della mostra “Ripensare il moderno”, dedicata proprio a palazzo Minoletti, che si è svolta a marzo 2014 e durante la quale sono state proposte numerose soluzioni per il futuro dell’edificio: bar, luogo di mostre o incontri, ostello della gioventù.
Insomma, quello di lunedì è solo un piccolo tassello di quel complicato puzzle che prevede la messa a nuovo e il riuso dell’edificio nella centralissima Gallarate.
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