VARESE – È uno dei gioielli architettonici, artistici e ambientali del nostro territorio. E Camera di Commercio Varese, che l’ha in cura dalla prima parte degli anni Sessanta, vuole preservarlo al meglio così da garantirne fascino e bellezza a beneficio anche delle future generazioni.
Chi oggi entra nel parco da 56mila metri quadrati in stile inglese che caratterizza il complesso di eleganti edifici delle Ville Ponti, non può che scorgere immediatamente una Villa Andrea “impacchettata”: da qualche giorno, infatti, hanno preso il via i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione delle facciate dell’opera che fu ideata dall’architetto Giuseppe Balzaretto e quindi costruita tra il 1858 e 1859 per poi essere portata a compimento nel 1870.
L’iter di risanamento della facciata, a dieci anni dal precedente intervento restaurativo, datato 2012-13, aveva preso avvio con le verifiche della situazione dei suoi elementi costruttivi e decorativi (cornicioni, balaustre, lese, pinnacoli, guglie…), costantemente monitorati. A seguire, il via libera della Soprintendenza al progetto di risanamento dei prospetti esterni così da poter procedere con la progettazione esecutiva e la gara d’appalto, che ha portato all’aggiudicazione dei lavori alla società Gasparoli Srl di Gallarate: «Quello di garantire non solo l’operatività di un centro congressi che ha il grande pregio di abbinare dotazioni tecnologiche e funzionalità ad alto profilo –
spiega il presidente di Camera di Commercio Varese, Mauro Vitiello – ma anche la continuità nella bellezza di un patrimonio di inestimabile valore quale Ville Ponti è un impegno che il nostro ente sente come doveroso. Questo nei confronti dei cittadini tutti e, in particolare, delle giovani generazioni, ma anche del mondo imprenditoriale, che trova in questo ambiente di grande fascino un luogo ideale per congressi, convention e ogni attività che faciliti il networking per lo sviluppo di progetti e iniziative proprie del sistema economico».
A sua volta, Paolo Gasparoli, direttore tecnico dell’azienda che sta svolgendo i lavori a Villa Andrea, evidenzia: «Un intervento di restauro è sempre un momento di conoscenza, sebbene questo in corso sia un cantiere che si pone in sequenza con quelli precedenti, che testimoniano una continuità di attenzione e cura del patrimonio da parte di Camera di Commercio. Qui sta, mi pare, il pregio e il senso di questo intervento. La cura attenta e amorevole delle testimonianze del passato, unica possibilità di tramandare al futuro quello che “abbiamo avuto in dono”, come direbbe Ruskin, si attua attraverso attività più propriamente manutentive, continue e costanti. È l’unico modo per garantire la conservazione delle permanenze materiali e i dati di identità e di autenticità che rendono unico e irripetibile il monumento. Ed è quello che stiamo facendo con le nostre maestranze. Persone altamente qualificate e in continuo processo formativo: sono uomini e donne che uniscono a doti pratiche e nozioni tecniche, una formazione culturale composita, un’attitudine all’intervento non standardizzato. La conclusione del cantiere, dunque, non sarà il termine definitivo di un’operazione di “restauro” ma un momento di passaggio tra un intervento di cura e il prossimo. A beneficio del monumento e della società nel suo complesso».