Il passaggio generazionale in azienda non può essere lasciato al caso: va gestito. Per tutelare l’integrità e il valore del patrimonio familiare, per difenderlo da soggetti indesiderati al di fuori della famiglia, per valorizzarlo in caso di cessione a terzi.
Ma anche perché tutte le attività possano procedere nel migliore dei modi in uno dei momenti più delicati della vita dell’impresa e delle persone che la vivono quotidianamente: «Gestire un passaggio generazionale – ha spiegato Jonathan Donadonibus, docente di finanza d’impresa di Liuc all’incontro organizzato da Univa nella sua sede di Saronno – richiede grande lungimiranza, un approccio strategico e lucidità di pensiero».
Da mettere assieme ci sono molti elementi, persone con vedute diverse, timori, collaboratori e manager: «L’imprenditore – ha spiegato Donadonibus – è un accentratore cha dedicato spesso tutta la vita all’azienda», e il passaggio generazionale «è un atto di gestione nuovo che l’imprenditore non ha mai affrontato prima. La soluzione non può avvalersi dell’esperienza maturata costruendo e sviluppando la sua impresa». Incognite che possono far paura anche all’imprenditore più esperto, ma, ha aggiunto il docente «le sfide di oggi sono caratterizzate spesso dalla maturità del business delle aziende familiari italiane, è quindi necessario introdurre elementi di discontinuità che, però, rendono più complicato il mix di competenze richiesto agli eredi destinati a subentrare».
Passaggi non certo facili, che con gli strumenti contrattuali giusti possono però rivelarsi dei successi. Il Patto di famiglia, ad esempio «è un contratto – ha aggiunto Antonia Verna, avvocato dello Studio Legale Portolano Cavallo – con cui l’imprenditore trasferisce a titolo gratuito in tutto o in parte la propria azienda o le proprie partecipazioni societarie a uno o più tra i suoi discendenti. I legittimari non assegnatari hanno diritto alla liquidazione della quota legittima o possono rinunciarvi.
E ha il vantaggio di essere immediatamente efficace, anticipando gli effetti della successione». I vantaggi nella futura operatività dell’azienda sono notevoli: «Con il Patto Generazionale l’imprenditore sceglie il soggetto al quale trasferire l’azienda o le sue partecipazioni in considerazione non soltanto dei vincoli di affetto, ma anche e soprattutto in ragione delle capacità imprenditoriali dimostrate. Allo stesso tempo l’obbligo di procedere alla liquidazione degli eventuali altri legittimari, previsto da questo tipo di contratto, pone al riparo il complesso produttivo dalle pretese di questi ultimi».
Saronno
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