Patrimonio per la gente. Così rinasce l’ex Sonnino

Besozzo - Dopo 20 anni di degrado, ieri ha riaperto l’ex copertificio. Il sogno? Residenze sociali e laboratori

– Dopo oltre vent’anni di chiusura e di degrado, ha aperto ieri mattina le sue porte al pubblico l’ex copertificio Sonnino di Besozzo, che è di proprietà del Comune.
L’occasione è stata offerta per premiare i primi tre classificati al concorso di idee, indetto dall’amministrazione comunale, per cominciare a pensare al futuro di questa immensa ex area industriale che costeggia il fiume Bardello e si trova a metà strada tra la parte inferiore e quella superiore di Besozzo. L’ex fabbrica Sonnino non è stato solo teatro della premiazione del concorso, ma è stato scelta dal Comune come sede di due mostre, che sono state inaugurate ieri pomeriggio, mentre oggi alle 16.30 l’ex copertificio ospiterà una conferenza dal titolo “La fabbrica ritrovata”.

Erano numerosi ieri i besozzesi che non si sono voluti perdere lo spettacolo di vedere “dal di dentro” uno stabilimento che rappresenta un pezzo di storia del paese e al quale il Comune vuole dare una nuova vocazione. «Oggi non abbiamo risorse ma abbiamo iniziato a metterci idee in attesa di capire che tipo di aiuto potrà arrivare dai privati – ha affermato il sindaco – vogliamo ridare vita a questa immensa area centrale di Besozzo». Una giuria qualificata ha esaminato i dodici progetti arrivati praticamente da tutta Italia, rispettando ovviamente i paletti inseriti dal Comune, come la valorizzazione dell’archeologia industriale, la realizzazione di residenze sociali, spazi pubblici e efficientamento energetico.

«Da quest’area passa il futuro di Besozzo – ha sottolineato l’assessore – il concorso di idee è il metodo e lo strumento più trasparente; l’obiettivo adesso è quello di coinvolgere anche gli attori locali e le associazioni». A vincere il concorso di idee sono stati gli architetti milanesi e , con il progetto intitolato “Costruire il Ri-Uso”. L’idea vincitrice prevede il mantenimento di tutti gli edifici esistenti e la realizzazione di residenze sociali su tre livelli,

con al piano terra la presenza di laboratori artigiani. Un corpo dell’area sarebbe destinato invece ad ospitare un centro diurno per anziani, con area feste e spazi incontro. Una piazza interna, oltre ad un grande spazio espositivo e per le riunione completano il progetto vincitore per la rinascita dell’ex copertificio.
Secondo classificato l’architetto di Milano, terzo invecedi Firenze. «Besozzo è fortunata ad avere sul proprio territorio questa testimonianza di archeologia industriale – ha detto la presidente della giuria – l’edificio non può essere demolito completamente proprio per il suo ruolo di memoria storica».
Ora si spera che questo progetto possa diventare realtà: perché si concretizzi servono i fondi. Per questo si spera nell’intervento di privati.