MILANO – L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha votato ieri a maggioranza contro il patrocinio al Pride che si svolgerà a Milano il prossimo 29 giugno. Il no del Pirellone è stato sancito in UdP dai voti contrari del Vice Presidente Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale) e del Consigliere Segretario Alessandra Cappellari (Lega), mentre il Presidente Federico Romani (Fratelli d’Italia) ha preferito astenersi, un po’ a sorpresa. A favore i membri di centrosinistra dell’Ufficio Emilio Del Bono e Jacopo Scandella. Niente maggioranza, niente patrocinio. Così dalle file dell’opposizione si è alzato un coro di protesta per la bocciatura, anche quest’anno, del simbolico sostegno all’evento arcobaleno milanese da parte del centrodestra che regge la Giunta Fontana.
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Tra le voci di riprovazione anche quella del consigliere regionale malnatese del Pd Samuele Astuti. “Ancora una volta, per ragioni meramente ideologiche – ha detto – , la maggioranza, in particolare la Lega, ha deciso di negare il patrocinio al Pride, nonostante la relazione degli uffici lo definisse come meritevole per i contenuti di difesa dei diritti e di contrasto alle discriminazioni. Purtroppo, il Consiglio regionale ancora una volta, sotto la guida della destra – ha aggiunto Astuti -, sceglie la parte sbagliata e dimostra tutta la sua miopia e arretratezza culturale nei confronti di una manifestazione che promuove il rispetto, quando invece dovrebbe stare dalla parte di tutti i cittadini, di tutte le cittadine e di tutte le famiglie, in modo laico e aperto, come si conviene a una istituzione democratica”.