Pattume e incontri “hard” Degrado alla storica ferrovia

Ferrovia a luci rosse a Malnate: sulla staccionata della stazione è spuntato anche un manifesto di protesta contro il degrado e lo stato di abbandono in cui versa la zona per colpa di maleducati e incivili. Coppiette che amoreggiano lasciando poi sul prato rifiuti di ogni tipo.

L’area è quella in cui è inserita la ferrovia della Valmorea alla Folla di Malnate. Struttura affidata da tempo all’associazione “I Nostar Radiis” che con tanta passione sta portando avanti la sua valorizzazione.

Il combattivo presidente, che già aveva espresso grande amarezza per una serie di episodi di vandalismo che avevano provocato danni alla stazione, è tornato a tuonare.

Una protesta colorita con tanto di cartello fuori dalla stazione raffigurante il volto di una ragazza ammiccante e sullo sfondo la scritta “Schifoso videoripreso porta via le tue schifezze”. La reazione rabbiosa carica di ironia del presidente Macchi è collegata ad alcuni eventi che hanno fatto dello spiazzo della stazione della Valmorea un luogo dedito a incontri bollenti. Giovani coppie che si appartano in macchina o all’aria aperta abbandonando nel prato rifiuti di ogni genere.

Gli incontri ad alto tasso erotico sono diventati fonte di grande insofferenza. Le coppie che decidono di trascorrere minuti calienti davanti alla ferrovia della Valmorea non si fermano neppure di fronte alla possibilità di essere pizzicati dalle telecamere di videosorveglianza di cui la struttura è dotata.

Incuranti dell’occhio elettronico e delle registrazioni le coppiette fanno i loro comodi e poi si allontanano lasciando rifiuti di ogni genere, cartacce, pezzi di plastica e preservativi.

«È inconcepibile – racconta il presidente Macchi – che si abbia così poco rispetto per un’area come questa. L’assurdità è che sono presenti anche le telecamere ma sembra che nessuno se ne curi molto. Abbiamo trovato di tutto».

Il trenino della Valmorea immerso nel degrado è una cartolina poco edificante per una città intera. Da tempo Macchi, che già aveva denunciato altri episodi poco qualificanti, si batte per difendere e valorizzare un tassello molto pregiato della storia della città.

«Si sta facendo il massimo – conclude Macchi – ma poi quando accadono fatti di questo genere ti cadono le braccia. Ci sono davvero poche parole. Serve maggiore attenzione da parte di tutti».

Dopo la denuncia degli ultimi giorni dei rifiuti abbandonati, la Folla è tornata al centro del dibattito pubblico cittadino. E, quel che più conta, di rinnovati controlli notturni.

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