Firenze, 12 nov. (TMNews) – A vedere usare le sue canzoni in politica, dopo il ‘Big bang’ della Leopolda, Lorenzo ‘Jovanotti’ Cherubini si sente ormai “abituato”. E al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ricorda come Walter Veltroni avesse frainteso il senso di ‘Mi fido di te’. “Ormai sono abituato a questa cosa -ha detto Jovanotti ai giornalisti a Firenze, in Palazzo Vecchio- e la guardo sempre con un po’ di sospetto. Una volta, quando Walter Veltorni mi chiese ‘mi fido di te’, io gli dissi: guarda che in realtà questa canzone parla di perdita, perché dice ‘cosa sei disposto a perdere’. Non è proprio un inno per trionfare. E’ una canzone sull’accettare la perdita come unico modo per progredire, per accettare la vita”. Quella canzone, in sostanza, “non è una bandiera per una campagna elettorale”.
A Veltroni, però, rimprovera Jovanotti, “piaceva l’inizio, non aveva sentito la fine del ritornello. Ma non credo che si perdano le elezioni per via delle canzoni”. Quanto a Renzi, i big bang sono continui, anche se il big bang è un’energia creativa, in fondo. Sono continui nel mondo, spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. Renzi mi è simpatico, credo che sia un bravo sindaco, amici miei di Firenze, che fanno parte di tutti i tipi di fiorentini, mi dicono che sta facendo il suo lavoro bene.
Quindi -conclude il cantante- lui in questo momento deve fare questo, secondo me, deve fare il sindaco meglio che può. Sarà per lui il più grande dei biglietti da visita”.
Xfi
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