Pdl-Lega/Carroccio cavalca frequenze, Berlusconi ‘chiama’ Bossi

Roma, 19 dic. (TMNews) – Un giorno in pretura, ma con la testa proiettata all’incontro riservato con Umberto Bossi, in agenda in queste ore, che nessuno ufficialmente può confermare. Silvio Berlusconi prosegue sul doppio binario, sostegno al governo Monti in Parlamento – “mai pensato di staccare la spina” – e dubbi sul cammino che attende il Professore a Palazzo Chigi. E così se dall’esecutivo negano la necessità di una nuova manovra, Silvio la considera probabile, se Corrado Passera ipotizza un’asta sulle frequenze il Cavaliere alza le barricate, e se infine l’esperienza del nuovo governo sembra separarlo dal senatùr, il summit previsto per oggi serve proprio a riannodare il dialogo con l’alleato più fedele.

A Palazzo di giustizia di Milano per il processo Mills, Berlusconi chiarisce innanzitutto che nulla è cambiato rispetto ai tempi in cui non risparmiava attacchi alla magistratura da Palazzo Chigi: “In Italia è inutile votare perché la sovranità non appartiene al popolo che la trasmette al Parlamento ma è gestita da Magistratura democratica. È una grave patologia
della nostra democrazia”. Ma, ribadito un concetto espresso in svariate occasioni negli ultimi diciassette anni, l’ex premier giura fedeltà al governo Monti: “Non ho mia parlato nè pensato di staccare la spina. C’è un governo, tanti auguri lasciamolo
lavorare”.

Epperò qualche dubbio il Cavaliere lo mostra. Intanto quanto avverte che il rischio di una nuova stangata è dietro l’angolo: “Può darsi che si debba arrivare ad una nuova manovra. Comunque tutte le manovre hanno questo difetto, inducono alla recessione”. Dopo aver ‘smontato’ possibili ambizioni politiche della figlia Marina – “la toglierei dalla successione” – Berlusconi mette la mano sul fuoco a proposito della tenuta del Pdl, liquida l’idea di un gruppo parlamentare autonomo guidato dall’ex ministro Tremonti con un “tanti auguri”.

Capitolo a parte è il rapporto con l’ex (?) alleato leghista. Secondo fonti di centrodestra si terrà entro questa sera l’atteso faccia a faccia tra Berlusconi e Bossi, più volte rimandato. Top secret ora e luogo del summit. E d’altra parte non potrebbe essere altrimenti, visto che il senatùr non ha alcuna intenzione di legare in questa fase la propria immagine a quella di Silvio, mentre in Parlamento alza le barricate contro l’attuale esecutivo. Diverso l’atteggiamento di Berlusconi, che infatti dice: “E chi dice che non c’è stato l’incontro con Bossi? Io con Bossi ho ottimi rapporti personali, ci sentiamo spesso, l’alleanza è solida”. Anche se non nasconde tutta la perplessità sulla possibile obiezione di coscienza leghista sul pagamento dell’Imu: “Mi sembra strano”, la tassa “era presente nell’ipotesi di federalismo fiscale”.

Uno dei nodi che i due leader potrebbero affrontare è quello dell’asta sulle frequenze tv. Favorevole il governo, d’accordo anche Robero Maroni a nome del Carroccio, la questione preoccupa il Presidente del Pdl. Proprio il Cavaliere he non ha nascosto con i suoi tutto il malumore sulla vicenda, anche se ufficialmente si limita a dire: “Con il diffondersi delle frequenze, le frequenze stesse hanno perso valore. Non credo che vi sia nessuno interessato a investire”. E’ la barriera alzata dall’ex presidente del Consiglio, in attesa di convincere Umberto che la questione non risulta prioritaria.

Tom

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