Gerusalemme, 22 giu. (Apcom) – Non cala la tensione tra i due fondatori del Pdl Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. All’indomani dell’affondo del presidente della Camera contro la Padania, il premier, in una intervista a Oggi, chiede che cessi “lo stillicidio di polemiche continue” da parte della terza carica dello Stato e quest’ultima non gradisce che le sue “questioni politiche” vengano liquidate dal presidente del Consiglio come “inutili provocazioni quotidiane”: “Berlusconi finge di non capire”, osserva Fini parlando con i suoi collaboratori.
Quando le agenzie di stampa rilanciano l’intervista di Berlusconi al settimanale Oggi, Fini è in volo verso Israele, dove oggi è iniziata la sua visita ufficiale di tre giorni, la prima nella veste di presidente della Camera. Come sempre accade in occasione dei suoi viaggi all’estero, l’ex leader di Alleanza nazionale preferisce non commentare con i cronisti quanto accade nel dibattito politico italiano. Ma la lettura delle dichiarazioni di Berlusconi non lo lascia certo indifferente.
“In un grande partito – dice il presidente del Consiglio – può anche accadere che vi siano opinioni diverse. Poi però si vota e alla fine la decisione che raccoglie il maggior numero di voti deve valere per tutti. Fini non ha mai contestato questa regola, che nel Pdl è in vigore fin dal primo giorno, tanto è vero che io stesso ho dovuto subirla in diverse occasioni. Se si stabilisce questo metodo democratico, senza strappi, senza inutili provocazioni quotidiane, senza uno stillicidio di polemiche continue, allora potremo portare a compimento con successo quella felice intuizione che oltre dieci anni fa discussi con l’indimenticabile Tatarella”.
Parole che il presidente della Camera commenta con i suoi più stretti collaboratori: “Berlusconi finge di non capire che non sono questioni personali ma questioni politiche e che ogni giorno di più sono sotto gli occhi di tutti”.
Luc
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