Il Lago di Varese soffre ma l’argomento non interessa i sindaci dei comuni rivieraschi. La chiamata a raccolta di Legambiente, organizzata ieri pomeriggio alla Schiranna, è stata bigiata dalla maggior parte dei primi cittadini che amministrano i comuni che si affacciano sul Lago di Varese. Hanno dato buca quasi tutti all’appuntamento con Legambiente e le associazioni per discutere della salute del nostro Lago.
All’appello hanno risposto solo il neo assessore all’Ambiente del comune di Varese
, il sindaco di Cazzago Brabbia
, il vicesindaco di Daverio
, il sindaco di Bodio Lomnago
e, a sorpresa, anche il sindaco di Casciago
e il giovane assessore di Comerio
«il territorio che amministriamo non comprende il Lago, ma l’argomento interessa indirettamente anche noi – ha spiegato Zanotti – Casciago, per esempio, rappresenta il collegamento ideale tra il Lago e il Campo dei Fiori». Assenti i rappresentanti delle amministrazioni di Azzate, Bardello, Biandronno, Buguggiate, Galliate Lombardo e Gavirate.
Un peccato perché l’occasione era davvero unica per discutere tutti insieme della salute delle nostra acque. Ieri infatti a Cazzago Brabbia è arrivata anche la Goletta dei Laghi e Legambiente ne ha approfittato per fare il punto della situazione. Chi era presente ha quindi esplicitato la necessità di fare sistema, non solo per migliorare la qualità dell’acqua, ma anche per rilanciare il Lago di Varese.
Per Dino De Simone è stato il primo appuntamento pubblico da assessore all’Ambiente. «Al di la della questione balneabilità – ha subito precisato l’assessore – Il passaggio della Goletta dei Laghi è l’occasione per conoscere lo stato di fatto della situazione e confrontarsi sugli interventi attivati fino ad oggi.
C’è grande aspettativa per le proposte che avanzerà il consorzio e come comune noi confermiamo che saremo protagonisti del risanamento». Il vero problema del nostro Lago però sono gli scarichi fognari. Finché il sistema di raccolta e depurazione delle acque funzionerà con il metodo del troppo pieno (sfioratori), il lago dovrà sopportare un carico inquinante eccessivo per la sua capacità naturale di autodepurazione.