Bicicletta (meglio se mountain bike), acqua e pranzo al sacco. È tutto quello che serve per vivere una vera e propria avventura immersi nella natura. Un’escursione alla portata di tutti lungo il Fiume Azzurro. La distanza? La stabilite voi: avete 120 chilometri a disposizione. Colline boscose circondano il corso del Ticino e dei suoi canali nel tratto varesino della pista ciclabile che congiunge Sesto Calende a Pavia. Il percorso ciclabile rappresenta un sentiero di grande interesse per gli appassionati delle due ruote. Coi suoi 120 chilometri di estensione, snodati lungo un itinerario pianeggiante che fiancheggia il corso del Ticino, consente di programmare piacevoli escursioni adatte a tutti. E di ammirare qualcosa di splendido: il sistema di dighe del Panperduto. Ma andiamo per gradi.
L’itinerario disegna la dorsale longitudinale del Parco del Ticino, il più grande parco fluviale d’Europa, e segue i contorni del fiume a partire dalla provincia di Varese, dove si stacca dal Lago Maggiore nel comune di Sesto Calende, per giungere infine a Pavia, dove confluisce nel Po. Noi vi proponiamo un “mini” itinerario da Sesto Calende sino a Lonate Pozzolo o, se proprio si vuole esagerare, sino a Turbigo attraversando il confine con la provincia di Milano. Nel tratto varesino, la pista ciclabile inizia in prossimità del punto in cui il Ticino esce dal Maggiore, lungo una strada poco trafficata che costeggia il corso del fiume, e prosegue fino al Camping Gabbiano a Sesto Calende.
Raggiungere Sesto da Varese è semplicissimo: si segue la A8 sino allo svincolo con la A26 e si imbocca l’uscita Sesto. Una volta a destinazione troverete le indicazioni per il camping Gabbiano che vi guideranno sino al punto di inizio per l’escursione. Per i neofiti che vogliono provare la bicicletta en plein air per la prima volta è possibile anche affittare una solida due ruote una volta in paese. Una volta in sella si procede su un breve tratto stradale aperto al traffico automobilistico fino a giungere alla Centrale Enel –
Diga Panperduto, dove partono i canali del Villoresi ed Industriale. Anche in questo caso: le indicazioni per la diga sono ben visibili lungo il tracciato. Una volta arrivati al Panperduto prendetevi un attimo. C’è lì accanto un delizioso punto di ristoro (con possibilità di alloggio per chi volesse trascorrere un fine settimana nel silenzio accompagnato all’imbrunire dal canto delle rane). Davanti agli occhi dell’escursionista c’è un gioiello dell’idraulica industriale (con possibilità durante i fine settimana estivi di visita guidata, anche in notturna in qualche occasione) datato 1884.
La guardianìa idraulica è stata sottoposta a un accurato restauro conservativo nel 2015. Oltre a soddisfare la vista la diga racconta la storia dello sviluppo soprattutto economico del nostro territorio: il sistema di canali è stato infatti fondamentale per l’intera zona. La visita, che dura poco più di un’ora, sarà una bella occasione anche per i bambini di entrare in contatto con un aspetto pieno di fascino di “casa loro”. Terminata la sosta l’escursione prosegue sull’alzaia che costeggia i canali, attraversando i comuni di Somma Lombardo e Lonate Pozzolo, fino all’alzaia del Naviglio Grande al confine con la provincia di Milano.In questo primo tratto di ciclabile, quello che compete alla provincia di Varese, è soprattutto la natura a farla da padrone. Il percorso si snoda attraverso i tipici scenari prealpini che abbracciano la valle del Ticino, tra boschi di castagne, quercie e pini silvestri, mentre, sul greto del fiume, non è difficile avvistare aironi bianchi e cenerini, garzette, germani reali e folaghe (vengono organizzate anche delle escursioni di birdwatching).
A Lonate Pozzolo, affrontando una strada a tornanti piuttosto impegnativa, si può risalire verso la frazione di Tornavento, dotata di una panoramica piazzetta affacciata sulla valle del Ticino e del Centro Parco “Ex dogana austroungarica”, dove si può visitare un piccolo museo naturalistico.
Se ci arrivate al tramonto prendetevi un aperitivo: la piazzetta è una terrazza sulla vallata e, dopo aver preso qualcosa di fresco da bere, potrete sorseggiarlo seduti su una delle panchine della piazzetta. Da qui si può decidere di scendere di nuovo al fiume per proseguire sull’alzaia del Naviglio Grande in direzione di Turbigo, dove si trova un’importante centrale termoelettrica, oppure, se dotati di mountain bike, si può prendere la Via Gaggio, un agevole percorso sterrato immerso nei boschi che conduce verso il centro di Lonate Pozzolo.