Solbiate Olona In campagna elettorale a Solbiate Olona tra i tanti temi trattati non è passato inosservato quello ambientale, portato avanti dal Pd e dalla lista che è stata scelta per governare il paese, sui possibili danni legati alla presenza di un inceneritore sul territorio. Una pura ipotesi che non si basava fonti certe: i due gruppi mettevano le mani avanti specificando che con loro un termovalorizzatore non sarebbe mai sorto. A fare drizzare le antenne è stato tuttavia lo svincolo previsto nel tracciato della Pedemontana che si addentra a Solbiate attraversando la zona boschiva che affianca la Ugo Mara.
Secondo alcuni tecnici lo svincolo sarebbe stato pensato per servire un impianto industriale. Da qui anche l’ipotesi di un termovalorizzatore. Dopo due mandati come sindaco di Solbiate Olona tocca ad Antonello Colombo, che ora fa parte dell’opposizione, svelare l’arcano precisando che il citato svincolo fu chiesto nel corso del suo ultimo mandato in accordo con i comuni di Fagnano Olona e Cassano Magnago per togliere tutto il traffico pesante diretto alle aree industriali del tradatese, di Gorla Maggiore,
Gorla Minore, Marnate, Mozzate e Cislago, dalla via IV Novembre; per facilitare l’ingresso nell’autostrada A8 soprattutto per chi deve recarsi a Varese e per dare una via d’accesso al futuro Villaggio Monterosa della caserma Ugo Mara della Nato. «Nel 2004 lo svincolo era stato pensato al confine con Cassano– spiega Antonello Colombo – Pedemontana lo ha spostato, andando ad invadere un’area boschiva che in quanto tale va preservata».
Sono contrari allo svincolo gli esponenti del Pd locale che nel blog del circolo scrivono: «Lo svincolo della Pedemontana può essere pericolosamente dannoso, basta pensare al danno ambientale che ne potrebbe derivare – precisa Ivan Vaghi – Perché non chiedere ai responsabili della Pedemontana un sistema antismog oppure una barriera ambientale contro il rumore? Spero che la nuova amministrazione di Solbiate possa avere qualche carta in mano per impedire che lo svincolo si faccia sul serio». L’attuale amministrazione,che fin dai primi giorni di mandato si è trovata a dovere gestire la patata bollente della Pedemontana, sta studiando nel dettaglio la situazione. «Siamo consapevoli che da quando questo svincolo è stato pensato, molto è cambiato. E’ stata realizzata l’Iper e la Ugo Mara si è ingrandita e se allora poteva essere necessario oggi potrebbe non esserlo più – spiega Mario Sansalone, assessore con delega alle Relazioni esterne – in questo momento stiamo valutando ogni ipotesi possibile, compresa quella di chiedere che lo svincolo venga eliminato dal tracciato. Non è nostra intenzione compromettere aree verdi e faremo tutto il possibile. Per quanto riguarda l’inceneritore era solo un’ipotesi che abbiamo sollevato in campagna elettorale senza che nessuno avesse avanzato tale pretesa, anche perchè il sud della provincia non ne ha bisogno».
Valeria Arini
f.artina
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