Pedemontana è caso politico Roma s’è svegliata ma basterà?

Varese fa sistema per centrare al più presto l’obiettivo della defiscalizzazione. «Pedemontana l’abbiamo finanziata noi, ci mancherebbe che non vogliamo completarla» ricorda Daniele Marantelli, deputato del Pd. Ma il senatore Stefano Candiani provoca: «Servono risposte concrete, non stucchevole retorica, come su Expo e Malpensa. Renzi ha rastrellato voti e poi della Lombardia se ne sbatte?».

Su Pedemontana tutti i partiti sono pronti a raccogliere l’appello rilanciato ieri dalle rappresentanze del mondo economico varesino, che ribadiscono quanto sia indispensabile e strategico per il nostro territorio un collegamento diretto con l’Est della Lombardia che possa bypassare il congestionatissimo nodo di Milano.

«Che la Pedemontana sia un’infrastruttura strategica è fuori discussione – sottolinea Daniele Marantelli, deputato varesino del Pd, che nel 2007 fu relatore in parlamento del provvedimento di stanziamento di quel miliardo e 250 milioni di contributo pubblico per la Busto-Dalmine – l’abbiamo fatta finanziare noi, ai tempi del governo Prodi, perciò siamo i primi ad essere interessati a completare l’opera, nel rispetto delle compensazioni ambientali previste».

Dopo l’impasse al Cipe e le polemiche di questi giorni sul mancato via libera, Marantelli, in contatto con il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, si sta mobilitando per accelerare una soluzione. Come andrà a finire? Il senatore leghista Stefano Candiani si schiera con gli imprenditori varesini, ricordando che più un anno fa in Senato fu accolto dal governo un emendamento della Lega Nord a favore della defiscalizzazione: «Ribadire l’importanza di Pedemontana sembra quasi superfluo, talmente è ritrita la questione. Se Renzi non ne capisce l’importanza per questo territorio vuol dire che agisce con grande superficialità».

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