Pedemontana e tangenziale, poche speranze dall’ad : il pedaggio si pagherà. «Ma confido che il completamento dell’opera sia alla portata».
A sorpresa, la tratta A Cassano Magnago-Lomazzo finora è l’unica che ha centrato gli obiettivi di traffico: «Tangenziale di Varese meno utilizzata del previsto» ammette Sarmi.
È l’unica vera novità emersa ieri nell’audizione in Commissione Infrastrutture al Pirellone dell’amministratore delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda Massimo Sarmi e del presidente di Cal (Concessioni autostradali lombarde) , richiesta dal Pd per capire, parole del segretario regionale varesino , se l’autostrada sarebbe «arrivata fino alla fine», dopo le polemiche sul caro-pedaggi. In media sulla Gazzada-Vedano stanno circolando 24-25mila utenti (espressi in “veicoli teorici giornalieri medi”), contro i 35mila previsti dal piano economico finanziario, mentre la tratta A di Pedemontana ha fatto registrare tra i 18 e i 20mila accessi, contro una previsione di poco meno di 14mila.
Difficile, a queste condizioni, pensare a un pedaggio gratuito. Anche perché gli 0,14 euro al chilometro che Pedemontana farà pagare ai propri utenti con l’innovativo sistema free flow, sono da un lato, come spiega l’ad Sarmi, «frutto di un adeguamento all’inflazione reale invece che a quella programmata che porta ad una riduzione del 5% rispetto alla tariffa richiesta da Pedemontana», mentre dall’altro, aggiunge il presidente di Cal Besozzi, «sono poco più degli 0,12 euro dell’Autostrada
dei Fiori che faccio per andare a Sanremo, opera già ammortizzata anni fa».
I calcoli in realtà, stando alle tabelle fornite nel corso dell’audizione, lasciano qualche dubbio visto che, per fare un esempio, la tangenziale risulta lunga sette chilometri contro i 4,3 che segna un qualsiasi navigatore di un’automobile che percorre la A60.
«E in Liguria l’autostrada arriva fino in fondo – ricorda Alfieri – I cittadini potrebbero anche sopportare un sacrificio purché Pedemontana arrivi a destinazione».
È il varesino Paolo Besozzi a spiegare perché il pedaggio è inevitabile: «La politica lombarda ha scelto di costruire autostrade con il project financing – spiega l’uomo voluto da Maroni al vertice delle infrastrutture lombarde – ci sono più di 300 chilometri di raccordi autostradali, in gran parte al Sud, e 950 chilometri di autostrade, tutte sotto la linea del Po, dove il pedaggio non viene riscosso nonostante un decreto ministeriale lo imponga. Se quel miliardo e rotti di euro di pedaggi venissero riscossi, probabilmente potremmo chiedere al Ministero delle Infrastrutture un riequilibrio delle tariffe per favorire le autostrade in project».
Palla a Delrio, dunque. Intanto conviene attrezzarsi, come hanno già fatto più di 3.500 utenti, dato svelato da Sarmi, e presentarsi al Punto Verde di Mozzate per iscriversi al Conto Targa e fruire dell’esenzione dal pedaggio per tutto novembre e dello sconto del 50% a dicembre e gennaio, come confermato oggi da Pedemontana. «Una volta avuta contezza dei comportamenti degli utenti, potremo tornare al tavolo del Ministero per fare ulteriori riflessioni – lo spiraglio di Sarmi – ma il pedaggiamento delle tangenziali non è mai stato messo in discussione».
Perlomeno l’Ad lascia trasparire «fiducia» sul completamento dell’opera, che «sta vedendo l’interesse» di potenziali investitori. Per arrivare a compimento, ci vorranno ancora cinque anni dal closing finanziario.
Critico il Pd: «Ad oggi Pedemontana rimane scoperta finanziariamente – afferma Alessandro Alfieri – Mancano le garanzie per il suo completamento e per la realizzazione delle opere compensative previste nel progetto iniziale intanto però si chiede il pagamento del pedaggio da lunedì anche per l’attraversamento delle tangenziali di Varese e Como».
Per ulteriori approfondimenti www.pedemontana.com.