Pedemontana a rischio fallimento: sarà la nostra Salerno-Reggio Calabria? «Ombre cupe e gestione opaca, Regione Lombardia non può più tacere» attacca , sindaco di Malnate e segretario provinciale Pd. Ma il forzista , vicesindaco di Cislago, ribatte: «Gli allarmismi alimentano solo la confusione».
È dell’altroieri la notizia dell’iniziativa della Procura di Milano, di dichiarazione di fallimento, relativa al bilancio 2015 della società che gestisce l’infrastruttura. La società Pedemontana verserebbe in stato di insolvenza. Il presidente , succeduto ad , ribatte: «Siamo certi della regolarità della nostra condotta e confidiamo il nostro impegno a completare la realizzazione dell’Autostrada».
Ma sul territorio c’è preoccupazione per il futuro di un’opera tanto attesa quanto controversa. Per Samuele Astuti «l’ipotesi fallimento getta ombre sempre più cupe sul futuro di Pedemontana. I vertici della società sono certi della regolarità della loro condotta: mi auguro davvero che sia così, perché altrimenti verrebbe messo a rischio il completamento dell’autostrada».
Astuti ribadisce la necessità di risposte concrete e chiama in causa l’assessore regionale : «La gestione societaria, a quanto si apprende, è stata quantomeno opaca, e questo è inaccettabile. Si faccia chiarezza al più presto sul futuro di Pedemontana: l’assessore Sorte e la Regione non possono tacere».
Ma il vicesindaco di Cislago, l’esponente di Forza Italia Luciano Lista, chiede di «evitare l’allarmismo, che non fa il bene di nessuno e finisce solo per alimentare la confusione. Tutti auspichiamo che Pedemontana non fallisca, ma sarebbe più opportuno che tutti lavorassero insieme per trovare soluzioni». Oltretutto, sul rischio “stop” al completamento dell’opera, Lista ricorda: «Al di là dei pedaggi troppo cari, per cui auspichiamo che le promesse di gratuità del governatore Maroni si attuino, è un collegamento autostradale utile e utilizzato. Anche se non arriverà fino a Dalmine, per le province di Varese e Como comunque rimane un’infrastruttura importantissima».
Una delle domande che ci si pone sui territori è sulle compensazioni ambientali: verranno realizzate comunque anche in caso di fallimento della società? , sindaco di Gorla Maggiore, fa notare che «le opere a compensazione sono assoggettate ad una convenzione, sottoscritta dai Comuni, e soggetta ad un fondo vincolato che le garantisce». Indipendentemente dal finanziamento delle tratte ancora non realizzate di Pedemontana. «Chiaramente si auspica che arrivi a conclusione – aggiunge Zappamiglio – Pedemontana è già utile oggi ma come si è sempre detto sarà ancora più utile quando arriverà fino alla provincia di Bergamo, come da progetto originario. L’impegno della politica dovrà essere il completamento. I territori hanno fatto sacrifici importanti e subìto disagi notevoli».
, sindaco di Cassano Magnago, ammette: «Per le compensazioni abbiamo firmato la convenzione e c’è un impegno scritto. Ovvio che questa situazione preoccupa anche me, ma faccio affidamento ai buoni politici che mi auguro prendano in mano questa vicenda e la portino nella direzione giusta. Un’opera a metà sarebbe l’ennesima immagine dell’Italia delle incompiute, e farebbe girare le scatole. Ma rimango fiducioso che la politica, quella seria, troverà una soluzione».