Pedofilia e lotta al “sexting” tra minori, la campagna: “Non cadere in rete per uno scatto”

L’appello di don Di Noto: “Chiedi aiuto, denuncia, non aver paura, non vergognarti! Dobbiamo tutelare i giovani e garantire l’integrità della loro immagine” (foto da Facebook e dalla nota stampa Meter)

PACHINO – E’ partita la campagna di sensibilizzazione sui rischi online per i ragazzini. Una campagna per indurli a navigare in rete con consapevolezza e rispetto per sé stesso e per gli altri, senza il rischio d’essere autore o vittima di sexting. La campagna mira al coinvolgimento dei ragazzi; precocemente esposti alla rete internet, vittime anche di sexting.

“Si tratta di un fenomeno oggi molto diffuso, divenuto una vera e propria moda fra i giovani. Si può definire sexting – spiega l’associazione Meter – l’invio o ricezione o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite o inerenti alla sessualità”.

Spesso sono realizzate con lo smartphone e vengono diffuse attraverso quest’ultimo (tramite invio di messaggi istantanei o condivisione tramite bluetooth) o attraverso siti, e-mail, chat. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video”.

Tra minori è un reato

“È opportuno sottolineare – fa notare ancora l’associazione presieduta da don Fortunato Di Noto – che l’invio di tali immagini senza il consenso dell’interessato costituisce reato (violazione della privacy) ed è quindi punito penalmente, così come è punito l’invio di foto che ritraggono minorenni al di sotto dei 18 anni in pose sessualmente esplicite perché configura il reato di distribuzione e di diffusione di materiale pedopornografico”. 

Don Fortunato Di Noto

“È fondamentale chiedere aiuto e denunciare, non bisogna vergognarsi. Il Centro Ascolto Meter accoglie le vittime di sexting e dei comportamenti scorretti e pericolosi per sé e per gli altri nella rete internet che rischiano di essere vittime non solo di tale fenomeno, ma anche di ricatto e del giudizio”.

Ascoltare, accogliere e accompagnare comprendendo il loro vissuto rappresentano i fondamentali passi terapeutici”. Don Di Noto conclude lanciando un appello: «Chiedi aiuto, denuncia, non aver paura, non vergognarti! Solo attraverso l’informazione e la consapevolezza riusciremo a tutelare i giovani e a garantire l’integrità della loro immagine, nel rispetto di se stessi”