Meno impattante di altre partite, riesce comunque a prendere spesso vantaggio attaccando il ferro e nel complesso è meno pasticcione di altri compagni di squadra.
Altra partita da semi-desaparecido. Gli manca da qualche giornata un po’ di cattiveria agonistica, di voglia di primeggiare.
Come spesso gli accade ha a disposizione davvero le briciole per mettersi in evidenza.
Troppo svagato, troppo fuori dal gioco, troppe poche cose da ricordare nella sua serata al Pala Bigi. Una zingarata da canestro con fallo, accompagnata anche da diverse fesserie e disattenzioni difensive da evidenziare.
Per lui pochissimi minuti a disposizione. Un bel canestro, ma deve assolutamente migliorare sotto l’aspetto del palleggio e del controllo del pallone, perché sulla pressione avversaria, anche su quella di Mussini che non è certo un drago in difesa, va troppo spesso in apnea.
In alcuni momenti della partita è spaesato, spesso è poco cercato dai compagni e sembra vicino a ripetere lo zero totale di Pesaro. Poi nel finale si redime un po’ ma non è sufficiente a salvarlo.
L’unico in serata. Mantiene un discreto livello per tutti e quaranta i minuti di gioco, dimostra una certa affidabilità sull’arresto e tiro e trova anche sette assist, oltre ai 12 punti complessivi. Ciò non basta a salvare Varese, anche perché lo stesso Wells infila qualche errore (specialmente sulle rimesse) da matita rossa.
Ancora troppo discontinuo al tiro, che sostanzialmente è l’unico fattore che lo tiene a galla. Può e deve fare di più anche in altre situazioni di gioco, non batte mai l’uomo in palleggio e se non trova precisione al tiro si annulla da solo.
Non è una novità che Caja preferisca la sua regolarità agli sprazzi di Hollis, ma stavolta Giancarlo è sottotono, parecchio falloso e fuori ritmo.
Gioca tre minuti, i primi tre del match, e viene lasciato in panchina per i restanti 37. Vero, l’impatto non era stato dei migliori con due palle perse, ma davvero non ci si può aspettare nulla di più da lui? Perché se è realmente questo, ha senso tenerlo?