Qualche bella giocata, come il canestro con fallo nel terzo periodo. Buona dose di rimbalzi, ma non dà mai la sensazione di essere un uomo affidabile specialmente nei minuti finali. E questa è una zavorra imponente per Varese. Moretti spesso gli ha preferito Pelle, questa volta ha voluto insistere con lui senza raccogliere alcun frutto.
Qualche sprazzo da lui, però più sprazzi da suo cugino. Come sempre d’altronde, come da triste copione di questo inizio di stagione lontanissimo dalle aspettative e dai suoi standard abituali. E ancora, il confine tra indolenza ed impossibilità di fare di più è sempre difficile da percepire.
Non è la sua serata. Gioca pochissimo, segna solo in lunetta, non trova mai spazio per attaccare in area e arrivare al ferro. Brescia lo contiene bene, lui non trova alcuna soluzione alternativa per rendersi pericoloso.
Sale di tono man mano che la partita cresce di tensione. Inizia male, poi trova spazio per schiacciare e catturare rimbalzi. Nel finale, Moretti sceglie Anosike.
Si mette in mostra nel terzo e nel quarto periodo con una difesa arcigna, energica, quasi a voler dettare la via. Regala anche una bella penetrazione da tempi d’oro, poi finisce l’ossigeno e si siede.
Nei primi venti minuti fa le cose giuste nei momenti giusti. Lucido al tiro, nella lettura delle situazioni con una tripla che segna in precario equilibrio sulla sirena del secondo periodo. Poi si eclissa, sbaglia tutto lo sbagliabile e affonda assieme alla squadra.
La sua faccia a fine partita dice molto. Annuisce nervosamente, come a legittimare i fischi meritati che piovono dagli spalti. In campo, tranne un piccolo parziale ad inizio quarto periodo, non si discosta dal trend generale.
Non segna, però mette a referto due palle recuperate di puro cuore. Le sue prestazioni di quest’anno restano sempre delle frasi a metà.
Grandi giocate difensive negli ultimi minuti, ma le cose positive si fermano sostanzialmente qui perché tira malissimo per tutta la partita.
Dodici punti dall’arco in poco tempo, la sensazione che possa essersi veramente sbloccato. Quando inizia a scottare il pallone, fa la collezione dei ferri. In certe fasi, buona applicazione difensiva alternata a qualche pennica di troppo.