Nuova Varese Pellicce: in quattro anni in cima al mondo. Lo storico marchio varesino “salvato” dalla chiusura dai dipendenti pare inarrestabile nello scrivere la propria storia di successo: il 20 settembre si inaugura il nuovo show room. Daniele Vistola e Claudio Toschi, gli ideatori di questo miracolo imprenditoriale, lo avevano annunciato alcuni mesi fa. Oggi ribadiscono il concetto: “La vecchia sede era diventata troppo piccolo. Il nuovo show room conta 300 metri quadrati”. E lo spazio non è stato il solo fattore a crescere: in pochi anni questa bella realtà è passata da quattro a dieci dipendenti.
Maestri artigiani capaci di realizzare interamente a mano centinaia di capi Made in Varese venduti in tutto il mondo. Questi i numeri di Nuova Varese Pellicce da 40 anni sul territorio della provincia. Una storia di successo si diceva, quella di Nuova Varese Pellicce in controtendenza con il trend negativo che accompagna l’economia italiana nel settore della manifattura. La Varese Pellicce, azienda nella quale gli attuali proprietari lavoravano, circa quattro anni fa decide di chiudere i battenti. Due degli ex dipendenti, rimasti senza lavoro, Vistola (direttore creativo e responsabile della produzione) e Toschi (responsabile amministrativo), decidono di rimboccarsi le maniche e di riaprire la storica pellicceria, “dandole però una impronta giovane, moderna al passo con i tempi, ma allo stesso tempo mantenendo la produzione artigianale di un tempo, in un connubio vincente tra passato e presente”, raccontano i titolari. Nasce così la Nuova Varese Pellicce, una cooperativa di lavoro che oggi ha all’attivo dieci dipendenti appunto, molti dei quali provenienti dalla vecchia società ormai chiusa. Una storia di speranza, nel marasma della crisi. Il 20 settembre, l’azienda 100% Made in Italy, apre un nuovo laboratorio e showroom. Anche in questo resta fedele alla sua storia: lo showroom è in via Baraggia, nel centro di Cunardo, paese di nascita della pellicceria varesina. Una splendida struttura nella quale si svolge la vendita ma anche l’intera produzione della azienda manifatturiera effettuata interamente in Italia, nel laboratorio dell’azienda. Una risposta a società che chiudono, cassa integrazione, aziende che traslocano in Svizzera. Un prova che dimostra quanto l’Italia e in particolare il nostro territorio abbia ancora da dare: il marchio di Cunardo vende in fatto in Europa, Russia in particolare, Usa, Canada e guarda ai mercati asiatici con estremo interesse. Il 20 settembre la cerimonia avrà inizio alle 11: alle 11.30 taglio del nastro e apertura al pubblico del nuovo spazio.
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