Pena di morte, la Russia valuta il ripristino da gennaio

Mosca, 30 ott. (Apcom-Nuova Europa) – La Corte Costituzionale della Russia sta valutando il ripristino della pena di morte, con la possibilita della reintroduzione da gennaio 2010. Scadrebbe cosi’ la moratoria sulla pena capitale attualmente in vigore. La notizia ha provocato una accesa discussione all’interno tra difensori dei diritti umani, avvocati e giuristi. Ma vi e’ anche la politica estera: Mosca per aderire al Consiglio d’Europa ha firmato la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Tuttavia, il protocollo numero 6, relativo all’abolizione della pena di morte, non e’ stato ratificato.

L’ultima volta che e stata
comminata la pena capitale in Russia, e stato nel settembre
1996, a Mosca. Poi l’allora leader del Cremlino Boris Yeltsin ha
firmato un decreto “per la riduzione graduale della pena di
morte”. Successivamente era stata introdotta la moratoria dalla
Corte Costituzionale il 2 febbraio 1999. La ragione principale
per la moratoria era stata l’assenza di una giuria in molti
tribunali. Oggi, l’unica zona in cui non c’e giuria e la
Cecenia, ma ci sono piani per reintrodurre tale istituto anche
nella repubblica caucasica con effetto dal prossimo primo
gennaio.

In base alle previsioni del regolatore, ogni persona accusata di
un reato particolarmente grave, per il quale e prevista la pena
di morte, potra beneficiare di un’audizione davanti a una
giuria.

Ora secondo il primo vice presidente del Comitato per la
sicurezza della Duma, Mikhail Grishankov, il problema non e
tanto legale, quanto politico: “Un sufficiente numero di nostri
concittadini sostiene la necessita di applicare la pena di
morte. Mentre ci sono avvocati che ritengono la pena di morte
incapace di fermare il problema della criminalita. Si tratta di
una questione di consenso sociale e di soluzioni politiche”. Ma
la reintroduzione della pena capitale di fatto comporterebbe un
passo indietro sui diritti umani della Russia e porrebbe un
grosso punto interrogativo sulla presidenza Medvedev e sulla
reale volonta di difendere lo stato di diritto.

In passato la possibilita di sospendere la moratoria era stata
considerata soltanto nel 2006, durante il processo al membro
superstite del commando che aveva preso in ostaggio un’intera
scuola a Beslan, Nurpashi Kulayev. Allora la pena di morte venne
commutata in ergastolo. Ma il processo ha provocato un dibattito
molto profondo nella societa russa circa la revoca della
moratoria. Finche non intervenne l’allora presidente Vladimir
Putin, ribadendo che la moratoria non si toccava.

Cgi

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