Roma, 14 dic. (TMNews) – La riforma delle pensioni introdotta con la manovra economica verrà applicata anche a tutto il personale della Camera dei deputati. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza di Montecitorio nella riunione di oggi.
Gli indirizzi adottati, si legge in una nota, prevedono:
– l’estensione a tutti i dipendenti, con il sistema pro rata, dell’applicazione del calcolo contributivo a partire dal 1° gennaio 2012;
– l’innalzamento a 66 anni del requisito dell’età anagrafica per il conseguimento della pensione di vecchiaia;
– l’innalzamento del requisito dell’anzianità contributiva per il conseguimento della pensione c.d. anticipata, secondo quanto previsto dal decreto-legge;
– l’applicazione delle penalizzazioni previste per la generalità dei lavoratori, qualora la pensione anticipata sia conseguita ad un’età inferiore a 62 anni.
Inoltre, si precisa nel comunicato, “ferma restando l’applicazione, alle pensioni erogate dall’Amministrazione della Camera, del contributo di perequazione previsto per la generalità dei pensionati, nella misura e nei termini temporali stabiliti dalla normativa vigente nell’ordinamento generale, l’Ufficio di Presidenza della Camera ha deliberato, al fine di concorrere al contenimento della spesa pensionistica interna e in linea con un principio di equità e convergenza tra le generazioni, l’introduzione di un significativo contributo di solidarietà a carico dei dipendenti in quiescenza, che sarà particolarmente penalizzante per i dipendenti che, avendone già maturato il diritto, andranno in pensione sulla base della previgente disciplina prima del compimento del 62° anno di età”.
Red/Luc
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