CADREZZATE Riemergerà dalle acque del lago di Monate domani mattina alle 11 dopo esserci rimasto dentro 48 ore consecutive. Un record mondiale che il giovane Riccardo Palumbo, ribattezzato “uomo-pesce” o “uomo-delfino”, cercherà di portare a termine dopo aver trascorso l’ultima notte. A Cadrezzate, dove il 29enne varesino sta tentando l’impresa da record, c’è un clima di grande festa ed eccitazione. Questa mattina, sabato, alle 11, nel momento in cui è stato tagliato il traguardo delle prime ventiquattro ore di permanenza in acqua,
un lungo, spontaneo e fragoroso applauso è esploso nel parco di Cadrezzate. Uno scenario suggestivo, pregevole dal punto di vista paesaggistico e ricchissimo sotto il profilo naturalistico.
La cornice ideale per completare un capolavoro mai tentato prima, che è un mix di concentrazione, forza mentale e qualità fisiche fuori dal Comune. L’amore per la natura e soprattutto per l’ambiente acquatico fanno il resto. Ieri mattina, allo scoccare delle ventiquattro ore di permanenza in acqua, le condizioni psicofisiche di Riccardo erano buone. Fisico e umore, segno di una grande forza mentale, a buoni livelli. Tenendo conto anche del forte vento che aveva soffiato sul bacino nella notte tra venerdì e sabato e il sole che costantemente per tutto il primo pomeriggio aveva picchiato sul corpo del giovane “delfino” varesino. L’avversario più pericoloso, a maggior ragione con il trascorrere delle ore, resta l’ipotermia. Proprio per questo motivo sott’acqua è stato montato anche un cicloergometro, una speciale bici subacquea e ogni dieci minuti, per evitare complicazioni di ogni tipo, Riccardo è stato sottoposto a test medici specifici che ne hanno attestato le condizioni fisiche generali. L’impresa è di quelle che contano per davvero e nulla può essere lasciato il caso. Riccardo ha trascorso una notte tranquilla: immerso nell’acqua è riuscito persino a riposare. Non un sonno di sasso ma quantomeno qualche ora di relax.
b.melazzini
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