Per la pace sociale possibile una “frenata” sulle opere pubbliche


Praga, 5 apr. (Apcom)
– Per finanziare gli ammortizzatori sociali, “perchè nessuno sia lasciato indietro”, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ipotizza anche un rallentamento in alcune opere pubbliche. Lo ha detto ieri sera il premier incontrando i giornalisti a Praga: “Uno Stato quando c’è una crisi deve pensare prima di tutto ai suoi cittadini, magari anche rallentando certe opere pubbliche che erano in programma”.

Secondo Berlusconi “la cosa più importante è che si mantenga la pace e la coesione sociale, che nessuno sia mandato indietro”.

Silvio Berlusconi ha spiegato che è possibile rallentare qualche opera pubblica se è necessario reperire fondi, se è necessario aiutare i cittadini colpiti dalla crisi, ma non si fermerebbe certo il Ponte sullo Stretto di Messina perchè questa è un’opera “epocale”.

Se non si hanno soldi, anche se Tremonti mi dice che i fondi per gli ammortizzatori sono sufficienti, ma se proprio non lo fossero allora si può ritardare un’opera pubblica per aiutare i cittadini e poi dopo un anno la si riprende. Di certo non il Ponte: quella è un’opera epocale. Ci sono altre cose che si possono ritardare e altre situazioni da cui prendere i soldi”.

Berlusconi insiste nella sua spiegazione dicendo che: “Se il Paese va in crisi, ma io non ci credo che va in crisi, se però la crisi dovesse aumentare dobbiamo sostenere la gente, si possono far acquisire nuova professionalità, indirizzare i lavoratore verso altre professioni. Sono cose da vedere via via che succedono, ma non si può lasciare la gente senza un sostegno”.

Cep

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