Dopo il piazzale davanti al Comune intitolata alla memoria del giudice Paolo Borsellino, ora anche la Sala della Partecipazione di Travedona Monate, che si trova all’interno del palazzo comunale, è stata dedicata al magistrato antimafia e con lui anche a Giovanni Falcone e agli uomini della scorta uccisi dalla mafia.
La Sala della Partecipazione, che sinora non era intitolata a nessuno, ospita i consigli comunali e gli eventi pubblici di natura sociale o culturale ed è quella che si può considerare come la sala appartenente a tutti i cittadini. Una targa affissa all’ingresso, riportante i nomi dei due magistrati antimafia e degli agenti di scorta uccisi negli attentati di Capaci e via D’Amelio, ricorderà per sempre il sacrificio di queste servitori dello Stato. «Vogliamo celebrare in maniera imperitura le figure di due magistrati,
protagonisti ed esempio della lotta contro la mafia, lotta alla quale hanno dedicato tutta la loro vita fino all’estremo sacrificio» afferma il sindaco , il quale alcune settimane fa ha fatto affiggere all’ingresso del municipio uno striscione “Siamo tutti Di Matteo”, in sostegno del magistrato siciliano Nino Di Matteo, minacciato da cosa nostra. E’ dai piccoli Comuni, dal basso, anche al Nord, che deve arrivare una risposta forte e chiara contro la criminalità organizzata; nessun territorio, nemmeno la provincia di Varese, può dichiararsi immune da infiltrazioni malavitose, come dimostrano numerose indagini della magistratura. «Con questa iniziativa – prosegue il primo cittadino – vogliamo mandare un messaggio di legalità soprattutto alle giovani generazioni; Falcone e Borsellino sono due uomini dello Stato, uccisi per aver operato con coraggio, capacità e grande senso di responsabilità, continuando senza indugio la loro battaglia, pur essendo consapevoli del loro destino». Non solo i nomi di Borsellino e di Falcone e della moglie Francesca Morvillo, ma anche quelli degli agenti di scorta, resteranno sempre impressi nella mente dei cittadini. «Due esempi da seguire, perché le mafie si combattono ogni giorno».
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