«Volevo prenotare il vaccino contro la meningite per me e per la mia famiglia, ma non sono riuscito neppure a parlare con un operatore».
Questa è la testimonianza del conduttore televisivo di Striscia La Notizia che ieri ha provato a chiamare l’ambulatorio di via Rossi dalle 11.32 alle 12.28, senza riuscire a mettersi in contatto con nessuno perché «partiva il disco e cadeva la linea».
«Sono sempre in giro per ospedali ed è ovvio che un po’ di preoccupazione per la meningite ci sia – dice Max Laudadio che, nella puntata andata in onda lunedì sera, ha denunciato il mancato rispetto del regolamento regionale che prevede, qualora il tempo di attesa per prenotare una prima visita specialistica in un ospedale o nei limitrofi sia superiore a 60 giorni, la messa a disposizione degli spazi privati al prezzo del ticket – Ho chiamato per la prima volta il distretto di Arcisate, dove parte un disco in automatico che informa che il servizio è sospeso fino al 9 gennaio e invita a chiamare Varese. All’Ats di Varese ti rimandano al numero dell’ambulatorio di via Rossi, dicendoti di chiamare dalle 11.30 alle 12.30. Peccato che, anche chiamando nella fascia oraria indicata, parte il disco e cade la linea. E’ un meccanismo assurdo».
E, ancora: «Se ci fossero state tante telefonate l’utente sarebbe stato messo in attesa, ma non è stato così. Questo è un momento in cui la popolazione è incoraggiata a vaccinarsi, non si può dare un servizio del genere – continua Laudadio – Avere problemi con i call center nella sanità non è accettabile. Capisco che ci siano strutture che vanno in ferie, ma il servizio va garantito. L’impressione, invece, è che nell’ambulatorio si siano dimenticati di togliere il disco automatico che parte quando il servizio non è attivo».